Controlli al confine tra Italia e Slovenia, ancora 6 mesi di stop al Trattato di Schengen

Ieri sera il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo sloveno Bostjan Poklukar.

Ieri sera il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo sloveno Bostjan Poklukar. Al centro della telefonata la decisione di mantenere per ulteriori sei mesi i controlli lungo il confine del Friuli Venezia Giulia, anche in seguito all’innalzamento del livello di attenzione in relazione alla Presidenza di turno italiana del G7. ‎Si proseguirà quindi fino alla fine del 2024.

«Come sempre - ha dichiarato il ministro Piantedosi - le modalità di controllo saranno attuate in modo tale da causare il minore impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico di merci». «Da parte nostra c’è la volontà di condividere soluzioni efficaci che ci consentano un ritorno a una libera e sicura circolazione. I nostri uffici tecnici - ha concluso l'esponente del governo - stanno lavorando nella giusta direzione, abbiamo costruito un modello di cooperazione virtuoso ed é in programma a breve una nuova riunione trilaterale Italia, Croazia, Slovenia».

L'annuncio della decisione di Roma era stata preannunciata già dal ministero degli Esteri, Antonio Tajani, anche nel corso della sua recemte visita a Gorizia. «In linea di massima - commenta l'esponente regionale del Movimento 5 stelle, Mauro Capozzella - si può condividere il principio di controllo ai confini che tuttavia cozza con Shenghen. Fino ad oggi non ci sono stati risultati eclatanti ed è intuibile che i terroristi evitino i confini militarizzati. Vero è che i controlli nel periodo estivo produrranno problemi e rallentamenti così come è accaduto nelle scorse settimane per i transfrontalieri e soprattutto creerà problemi se resteranno in occasione di Go!2025».

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