LE REAZIONI
Consulenza legale dei Comuni su Iris Acqua, il Centrosinistra ribatte a Cisint

Il candidato sindaco Moretti, «le regole si rispettano e valgono per tutti». Morsolin e Saullo, «fatta terra bruciata con altri Comuni del Mandamento».
Non tardano ad arrivare le reazioni sul tema gestione e patti parasociali di Iris Acqua oggetto della conferenza stampa di ieri,venerdì 14 febbraio, voluta dagli assessori monfalconesi Anna Cisint e Paolo Venni che hanno contestato l’incarico legale affidato con delega al Comune di Ronchi sulla controversia relativa alla nomina di amministratore unico dell’avvocato Martellos. Inoltre, i due amministratori monfalconesi hanno accusato i Comuni del centrosinistra di «Essere a caccia di sedie in Cda». Il primo ad intervenire è il consigliere regionale del Pd nonché candidato sindaco Diego Moretti.
«I patti parasociali relativi alle Partecipate furono modificati e votati da tutti i Consigli comunali soci di Iris Acqua, Monfalcone compresa, proprio a seguito del lodo ANAC che stabilì l’obbligo dell’unanimità in Comitato Esecutivo per nominare l’Amministratore Unico e, in caso di mancato raggiungimento, l’obbligo della nomina di un Consiglio di Amministrazione dove vi fosse in CdA anche un rappresentante dei Comuni “di minoranza”» afferma Moretti. «Questo – aggiunge il dem - proprio per permettere lo svolgimento del controllo analogo, proprio della Società in house interamente di proprietà pubblica. Ancora una volta il Comune di Monfalcone, con alla testa l’ex sindaca, si distingue per le solite accuse strumentali (“cercano sedie”) dimenticando che esistono delle regole chiare che non sono state rispettate. Un atteggiamento di spregio nei confronti degli altri Comuni, un voler sempre fare la prima della classe».
Moretti definisce l’intervento monfalconese «Un misto tra la maestrina dalla penna rossa e la Marchesa del Grillo» che nutre «un’assoluta mancanza di rispetto per gli altri sindaci che non la pensano come lei». Secondo il candidato sindaco «Bene ha fatto il sindaco di Ronchi dei Legionari Mauro Benvenuto, a nome anche degli altri colleghi, a rispondere a tono, spiegando il senso dell’incarico all’avvocato Di Danieli. Il tutto, mentre nel resto della regione le aziende che si occupano di acqua e rifiuti discutono di aggregazioni e futuro, mentre da noi, per far valere i propri diritti, i comuni non allineati a questa destra arrogante e prepotente, per far valere le proprie ragioni e far rispettare i patti sottoscritti, devono attivare pareri legali e possibili contenziosi».
Di uscita «Scomposta al limite dell'incomprensibile contro i sindaci rei di aver chiesto un approfondimento legale» parlano i consiglieri comunali de La Sinistra, Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo. «Soprattutto viene da chiedersi da che pulpito vengono le accuse di non pensare alle tasche dei cittadini – aggiungono - a tal proposito è utile ricordare la consulenza commissionata da Cisint su Isa Ambiente costata ai cittadini monfalconesi 44mila euro che non ha portato nessun beneficio concreto alla popolazione che invece ha visto un aumento delle bollette per i rifiuti».
Sotto attacco anche «Le spese legali affrontate e lievitate come non mai in questi otto anni». «Abbiamo avuto un aumento del 400% e non sappiamo quali siano le ricadute sui cittadini – proseguono i consiglieri di opposizione - solo nel 2024 Cisint ha affidato con piena discrezionalità 109mila euro di spese legali e oggi vorrebbe fare le pulci ai 5mila euro di una cordata di sindaci. Ci viene in mente la parabola della pagliuzza e della trave... Insomma ci pare che proprio Cisint potrebbe evitare di fare uscite di questo tipo. «Il problema reale purtroppo per tutti è che in questi anni l'amministrazione di Monfalcone ha fatto terra bruciata con gli altri comuni del mandamento a causa di un ego politico della classe dirigente del centro destra monfalconese con conseguenze di efficacia ed efficienza per i cittadini tutti» concludono i candidati nella lista Monfalcone Civica e Solidale.
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