Lubiana guarda i preparativi alla Capitale 2025, console sloveno a Gorizia

Il diplomatico in Borgo Castello e Trgovski dom, «ora possiamo superare i capitoli oscuri».

In carica da circa un mese, la visita a Gorizia del console generale sloveno Gregor Šuc è praticamente un “ritorno a casa”. Il rappresentante di Lubiana a Trieste, infatti, è originario di Nova Gorica e ha già rivestito l’incarico di responsabile per il settore Europa del ministero degli Esteri. Quella di stamattina, dalle 10.30 in Borgo Castello, è stata così l’occasione per fare il punto sullo stato dei lavori per la Capitale europea della cultura 2025, toccando alcuni siti della città. A partire dai Musei provinciali.

Accompagnato dal sindaco Rodolfo Ziberna e dall’assessore regionale alla cultura, Tiziana Gibelli, il diplomatico ha quindi visitato il Museo della Grande guerra, che trova qui spazio dal 1990. Dapprima posto a Palazzo Attems-Petzeinstein fin dagli anni Venti, negli anni Ottanta subì gravi danni così come tutto l’edificio a seguito dell’esondazione del torrente Corno, costringendo così a spostare l’imponente mole di reperti. Gli stessi, riposizionati sul colle, furono inaugurati da Sergio Mattarella, all’epoca ministro dell’istruzione.

Aneddoti e storia della zona sono stati spiegati all’ospite dalla direttrice del polo museale, Raffaella Sgubin, toccando anche le sale dedicate alle Orsoline. Šuc ha anche suggerito l’aggiunta delle descrizioni in friulano alla schede sui reperti esposti. Toccato anche il Giardino degli incontri, sul retro dell’edificio e realizzato grazie ai fondi Interreg Italia-Slovenia. “È molto importante vedere come si stanno svolgendo i preparativi per il 2025 - ha commentato -, sarà la prima capitale della cultura transfrontaliera”.

“Si collaborava già da secoli in questi territori - ha rimarcato - con qualche lato oscuro e doloroso nella storia, ora abbiamo l’opportunità di superare questi capitoli e riuscire ad avere un grande successo”. Per quanto riguarda le prossime elezioni comunali proprio a Nova Gorica, attese il 20 novembre, ha assicurato che ogni risultato non cambierà nulla nei rapporti tra Lubiana e la città per l’organizzazione: “I finanziamenti sono già stati decisi l’anno scorso, la base è già fatta e ora dobbiamo lavorare insieme, coinvolgendo tutto il territorio”.

Proprio in questo senso, il console ha voluto visitare anche la biblioteca slovena Damir Feigel, posta al Trgovski dom in corso Verdi, con la direttrice Luisa Gergolet. Qui ha incontrato anche il presidente del Kulturni dom di via Brass, Igor Komel. “Questo non è un museo italiano - le parole di Ziberna al termine della visita - ma del territorio. Più ci si allontana dal 1947 e più il castello è un manufatto di tutta l’area. Vogliamo ritornare ai luoghi e alla cultura che rappresentano tutto un vasto territorio, che va oltre la Primorska e la provincia di Gorizia”.

Nel frattempo, la Regione ha annunciato oggi i dati registrati dal comparto turistico nell’ultima estate. Tra le mete protagoniste, c’è appunto la città con +11,1% rispetto al 2019. A livello regionale, si contano 6 milioni di turisti, la maggior parte stranieri e in particolare da Germania +15,3% e Austria +5%. Calano da Slovacchia (-18,2%), Ungheria (-16,7%) e Repubblica Ceca (-11,3%). Sul fronte della cultura, buon successo per le visite guidate nelle città e nei siti Unesco che, a fine agosto, hanno raccolto oltre 6.700 partecipanti. In testa si posiziona Aquileia.

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