Il console del Bangladesh a San Canzian, «medici bilingui e parità di genere»

Oltre settecento persone alla due giorni per le pratiche del lavoro. Fratta, Rossi e Pieri discutono sulle necessità del territorio.

Sono state circa settecento le persone, da tutto il Triveneto, che hanno partecipato alla due giorni organizzata a Pieris all’interno della Casa delle Associazioni al fine di fornire assistenza ai cittadini bengalesi per le pratiche del lavoro.

Domenica, poi, l’incontro tra il console Mjh Jabel e il sindaco di San Canzian, Claudio Fratta, l’assessore Debora Zoff e i consiglieri Renzo Mattei e Fabio Buffolini. Presenti anche l’assessore di Staranzano Michele Rossi e il vicesindaco facente funzioni di Turriaco, Nicola Pieri.

“I temi sono stati l'integrazione attraverso le famiglie e la scuola tema importante dove i comuni limitrofi a Monfalcone possono dare un contributo visto anche il calo demografico. Per fare questo servirebbe un deciso ampliamento dei trasporti locali”, racconta Fratta. Tra le tematiche anche quella dello sport che “è inclusione con il cricket, ma manca ad oggi un'area dedicata, già da circa due anni i comuni di Turriaco, Staranzano e San Canzian hanno inviato una lettera al presidente della Regione Massimiliano Fedriga chiedendo di trovare un terreno che li possa ospitare”, così ancora Fratta.

Il Console ha chiesto di “farci portatori dal basso di una richiesta che può essere di aiuto anche all'Italia e cioè quello di inserire nei contingenti in arrivo dei medici con il doppio scopo, cioè quello di parlare la lingua soprattutto per le donne e per essere inseriti nel sistema sanitario in aiuto ai nostri medici”, racconta ancora Fratta

Si è poi parlato di pari opportunità e inclusione: “il console ci ha raccontato che stanno cambiando con indicazioni del governo e nelle comunità locali per far sì che ci sia sempre più un trattamento paritario tra uomo e donna”; conclude il sindaco.  

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