Il consiglio comunale di Nova Gorica critico su Go2025 e sul progetto della Transalpina

Il consiglio comunale di Nova Gorica critico su Go2025 e sul progetto della Transalpina

Dall'assise di ieri

Il consiglio comunale di Nova Gorica critico su Go2025 e sul progetto della Transalpina

Di Giuseppe Peter Pflanz • Pubblicato il 15 Apr 2023
Copertina per Il consiglio comunale di Nova Gorica critico su Go2025 e sul progetto della Transalpina

L'istituto ha rivelato che ci sono tre attività che sono in leggero ritardo rispetto al calendario previsto.

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Tra i punti del consiglio comunale di Nova Gorica, quarto dall’inizio del nuovo mandato, erano previste delle relazioni sull'attuazione dei progetti di GO!2025, sulle attività svolte dall'Istituto GO!2025 nello scorso anno e sul programma di lavoro annuale dell’Istituto per quest'anno. A esporre le relazioni sono stati il direttore dell’Istituto Gorazd Božič e il responsabile del programma dell’Istituto Stojan Pelko. Durante la seduta del 16 febbraio, il consigliere di Svoboda Aleš Markočič aveva infatti proposto di informare il Consiglio sui dettagli del progetto GO!2025, dicendosi interessato soprattutto allo stato di attuazione del piano di progetto secondo il calendario stabilito, alla situazione degli investimenti, alla parte di programmazione del progetto e allo stato di attuazione e utilizzo dei fondi.

Božič ha esposto la relazione sull’attuazione dei progetti della CEC, constatando che ci sono tre attività che sono in leggero ritardo rispetto al calendario previsto. La prima è la creazione di tre gruppi di coordinamento: quello per le aree di informazione sullo stato di avanzamento del programma, quello per il turismo, gli interventi e gli investimenti nello spazio pubblico e quello per la mobilità. Le altre due attività che registrano lievi ritardi sono gli schemi di cooperazione con le organizzazioni nazionali e internazionali e i preparativi per il lancio del piano di marketing, promozione e comunicazione. Tuttavia, secondo il direttore dell’Istituto le attività stanno procedendo senza grandi intoppi e i lievi ritardi, dovuti al cambio di amministrazione comunale e al ritardo nell’adozione del bilancio 2023, saranno recuperati entro l’estate.

Pelko, dal canto suo, ha presentato il programma, spiegando per prima cosa gli obiettivi primari della CEC, comunicato inoltre che a marzo sono stati avviati 80 progetti con impegni contrattuali triennali. Successivamente ha spiegato che, malgrado la mancanza dell’importante struttura originariamente prevista in Piazza Transalpina, ci sono molti luoghi che sono pronti ad essere teatro degli eventi del 2025. Pelko ha anche illustrato il calendario del 2025: l’inizio è previsto per l’8 febbraio, il primo maggio si terrà una marcia dell’amicizia, il 9 maggio segnerà l’ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, a settembre ci saranno Gusti di Frontiera che dovranno essere portati anche oltreconfine e a fine novembre/inizio dicembre si chiuderà con l’accensione delle luci natalizie da entrambi i lati della frontiera.

Inoltre, è stato presentato il cosiddetto distretto CEC, incentrato su Piazza Transalpina, che andrà da Salcano al parco del Rafut, in un’ampia area lungo il confine. Per la realizzazione del distretto sono necessarie alcune operazioni, tra le quali la ristrutturazione della piazza, che dovrebbe iniziare entro la fine del 2023 e concludersi nel settembre 2024. La ristrutturazione della struttura dell'EPIC, che doveva trovarsi in Piazza Transalpina e che sarà invece situata nel magazzino a nord dell'edificio della stazione, dovrebbe concludersi ad agosto 2024. La rivitalizzazione del parco del Rafut dovrebbe essere conclusa a luglio 2023, mentre l’esterno di villa Lasciac dovrebbe essere ristrutturato entro la fine del 2024. Oltre ad altre misure per ristrutturare e migliorare la stazione ferroviaria di Nova Gorica, si prevede di realizzare anche un sottopassaggio sotto i binari, che dovrebbe fornire un collegamento ciclopedonale tra Piazza Transalpina e il centro di Nova Gorica. È inoltre in fase di preparazione un progetto per lo sviluppo di un cosiddetto Corridoio verde lungo il confine, da Salcano a via del San Gabriele.

Al momento della discussione da parte dei consiglieri sono piovute diverse critiche: Sandi Vrabec (Svoboda), ad esempio, ha fatto notare alcune mancanze rispetto al Bid Book, Andrej Pelicon (Levica) si è lamentato del fatto che si sappia troppo poco di ciò che viene fatto a Gorizia, Tomaž Horvat (SD) ha definito le infrastrutture presentate come delle “favole” e ha criticato lo scarso coinvolgimento della popolazione, soprattutto delle frazioni più piccole. Ana Zavrtanik Ugrin (Svoboda) si è detta “contenta del fatto che siamo diventati molto più realisti rispetto al passato in cui venivano fatte proposte che non erano attuabili, ma dobbiamo coinvolgere maggiormente gli imprenditori e i cittadini”. Le critiche più feroci sono state mosse da Aleš Markočič (Svoboda) che si è detto molto preoccupato dalla gestione finanziaria dell’Istituto.

Il sindaco, Samo Turel, ha concluso ricordando la sua recente visita in Giappone, che ha suscitato molto interesse per Nova Gorica e per il progetto di CEC, soprattutto per la sua natura “transfrontaliera”, un concetto nuovo e molto interessante per i giapponesi. 

Foto di Mateja Pelikan.

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