A GORIZIA
Un concerto di Natale in omaggio alle suore di Nostra Signora di Gorizia
Domenica il Coro di Sant'Ignazio celebrerà l'istituzione scolastica goriziana con il concerto 'Nadal di una volta'
Potrebbe essere una delle ultime occasioni per visitare la sede goriziana dell’Istituto delle “Povere suore scolastiche di Nostra Signora”. O, perlomeno, così come appare nella memoria dei tanti goriziani che lo hanno frequentato in età scolare. Alle 17 di domenica 22 dicembre, il Coro di Sant’Ignazio — proprio in omaggio alle suore di Notre Dame — eseguirà nella cappella del Sacro Cuore dell’Istituto il concerto “Nadal di una volta”. Diretto da Liviano Brumat, il complesso intonerà un repertorio composto dai brani più classici delle festività natalizie. Un’esibizione che rientra nel cartellone della 24esima edizione di Nativitas Fvg: la rassegna tutta dedicata ai canti e alle tradizioni natalizie del Friuli Venezia Giulia, sostenuta dalla Regione e dalla Fondazione Friuli.
Notre Dame a Gorizia
L’Istituto di Nostra Signora — noto anche come Notre Dame — è presente a Gorizia fin dal 1857 con il compito di fornire assistenza e istruzione alle bambine sordomute. Nel 1874 le suore traslocarono dalla loro sede originaria in via Garibaldi a quella attuale di via Santa Chiara. Ed è qui che le attività dell’Istituto si espansero fino a includere un collegio di educazione, l’asilo infantile, il ginnasio e la scuola magistrale infantile. Non solo. Grazie al convitto e al semiconvitto, le suore poterono garantire un ulteriore e importante sostegno alle famiglie in difficoltà per l’assistenza dei figli nel corso dei loro studi.
Le attività didattiche della storica istituzione goriziana cessarono definitivamente nel 2018, dopo essersi gradualmente ridotte nel tempo fino alla sola scuola per l’infanzia. Ma le suore scolastiche — poco più di una dozzina — non hanno ancora lasciato la città, pur essendo costrette a dover mettere in vendita il complesso immobiliare i cui costi di gestione sono divenuti insostenibili. È notizia di poco più di un anno fa l’acquisto dell’immobile da parte della società austriaca Kamper Handerk+Bau Gmbh, con sede legale a Tillmitsch in Stiria. Scopo dell’investimento è sviluppare «un progetto di rigenerazione urbana — così sostengono gli immobiliaristi stiriani — attraverso la ristrutturazione volta allo sviluppo di un complesso plurifunzionale».
Entrando più nel dettaglio, il progetto destina il pianterreno a servizi, tra cui un ristorante, un auditorium e una cappella. Ai piani superiori, invece, troveranno spazio residenze per studenti, per anziani e attività di servizio per le stesse suore di Nostra Signora. Il concerto di domenica non sarà, quindi, un vero addio alla congregazione, ma certamente rappresenterà una delle ultime occasioni per rivedere un luogo scolpito nei ricordi di tanti ex allievi goriziani, dei loro genitori e delle loro maestre. Tra questi, anche la stessa presidente del Coro di Sant’Ignazio, Alma Kufahl, oltre a diversi coristi. Per molti, quindi, il concerto di domenica potrebbe assumere anche i toni di una vera e propria rimpatriata.
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