Festa per la Pasqua ortodossa, affollate le celebrazioni a Gorizia e in Bisiacaria

Festa per la Pasqua ortodossa, affollate le celebrazioni a Gorizia e in Bisiacaria

Le cerimonie

Festa per la Pasqua ortodossa, affollate le celebrazioni a Gorizia e in Bisiacaria

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 16 Apr 2023
Copertina per Festa per la Pasqua ortodossa, affollate le celebrazioni a Gorizia e in Bisiacaria

Da Kromberg alla città fino a Vermegliano e Monfalcone, fedeli serbi, macedoni e rumeni ma anche cattolici orientali.

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Le comunità ortodosse del Goriziano  sono in festa per la celebrazione della Pasqua. A Gorizia, i fedeli ortodossi macedoni della città e quelli di Nova Gorica si ritrovati per celebrare tutti i riti della Settimana Santa e il rito festivo di oggi, nella chiesa di Sant'Antonio. Qui i fedeli sono solitamente guidati da Padre Dejan che viene da Capodistria. Per l'occasione è stata montata un'iconostasi mobile visibile a tutti.

La scorsa notte alle 23.30 ha avuto luogo la "Festa delle Luci" per annunciare la Resurrezione. Sono un migliaio i fedeli della comunità "Santi Apostoli Pietro e Paolo". Molti di loro hanno raggiunto la città da Aidussina mentre altri momenti religiosi sono stati celebrati a Kromberk, molto presto, dalle 5 alle 9 di questa mattina. A Sant'Antonio, i riti sono stati celebrati dal Pope collaboratore Donco Ivanov mentre a Nova Gorica dal Pope Miroslav Cirkovic.

A guidarci nella conoscenza di questa importante presenza religiosa e culturale in città, è stata la signora Magde Nikoleska, rappresentante della comunità ortodossa macedone goriziana. "La Pasqua Велигден Воскресение Христово cioè Risurrezione del Signore - spiega Magde - è la festa religiosa più importate dell'anno per noi. I festeggiamenti iniziano con il Giovedì Santo quando vengono preparate e colorate in rosso le tradizionali uova pasquali. Le prime tre vengono colorate prima dell’alba. Le uova sono simbolo della risurrezione.

La loro buccia simboleggia la tomba del Signore e il tradizionale combattimento con le uova, rappresenta la risurrezione dei morti. Il loro colore rosso indica il sangue del nostro Signore". Per gli ortodossi poi, il Venerdì Santo è il giorno più triste della cristianità. Al mattino si leggono le "Ore", nel primo pomeriggio inizia la "Compieta Santa" per ricordare la morte di Gesù e la sua deposizione. "Il Sabato Santo - spiega ancora Magde - è il giorno che sta tra la morte e la risurrezione, unisce la crocefissione e la gioia. È il giorno prima della Pasqua che viene annunciata alla messa di mezzanotte quando tutti i fedeli hanno in mano le candele e con il suono delle campane, si salutano pronunciando: Gesù è risorto! È davvero risorto! Христос Воскресна! Навистина Воскресна".

Nella solennità di oggi, oltre alla messa e ai canti, si fa anche il cosiddetto combattimento con le uova, quelle preparate nel Giovedì Santo. In questa usanza, ognuno sceglie il proprio uovo e organizza una gara con i commensali, facendo scontrare le estremità, fino al momento dell' elezione dell'uovo più resistente. "Oggi è Pasqua ed è finita la Grande Quaresima. Ogni famiglia si riunisce al pranzo tradizionale di questo giorno" così in chiusura Magde. La presenza dei cristiani ortodossi è radicata da più di un decennio anche nel Monfalconese e nella Bisiacaria.

A Ronchi dei Legionari, sono più di una cinquantina i fedeli rumeno ortodossi e i cattolici di rito bizantino a ritrovarsi ogni settimana alle 11 nella chiesa di Santo Stefano Antico nella frazione di Vermegliano. A guidare e presiedere questa comunità è Padre Vasile Soptea che ci ha illustrato i vari momenti salienti del Triduo Pasquale vissuto anche qui fino ad arrivare alla festa di oggi.

"Giovedì Santo - spiega Padre Vasile - alle 19 abbiamo letto e pregato i dodici Vangeli della Passione, i Denia. Venerdì sera, sempre alla stessa ora, abbiamo poi contemplato la sepoltura di Gesù con i canti dedicati al Cristo morto. In quella giornata non c'è stata né la messa né la Santa Comunione". Stanotte invece, alle 24, nella frazione ronchese è stata celebrata l' "Ora del Crepuscolo" cioè la funzione dedicata alla Resurrezione di Cristo.

"Abbiamo acceso le luci - ricorda Vasile - intonato i canti della Resurrezione e compiuto alcuni giri all'aperto intorno alla chiesa mentre i presenti si sono scambiati il saluto reciproco con gli auguri. Un altro gesto importante è stato quello della benedizione del pane e del vino che poi tutti potranno consumare a casa in famiglia".

Questa mattina alle 11, è stata infine celebrata la messa con il Canto della Resurrezione di Cristo e la settimana che si aprirà per tutti da domani è detta "Settimana di Luce". Gli stessi riti sono stati vissuti anche a Monfalcone nella Biserica Ortodoxă di via 9 Giugno. Qui la comunità di "San Zacharia Profeta" assiste i fedeli delle Chiese Orientali. Sono 1500 i fedeli, tra rumeni, moldavi e macedoni, presenti in città. A celebrare la "Divina Liturghia" all'insegna della comunione fraterna e della conversione dei cuori è stato il Pope Padre Viktor Budeanu.  

Ha collaborato Daniele Tibaldi. 

Foto di Daniele Tibaldi e Salvatore Ferrara.

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