Una comunità a dimensione di famiglia nella Farra d'Isonzo di Stefano Turchetto

Una comunità a dimensione di famiglia nella Farra d'Isonzo di Stefano Turchetto

Alla scoperta del territorio

Una comunità a dimensione di famiglia nella Farra d'Isonzo di Stefano Turchetto

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 16 Nov 2020
Copertina per Una comunità a dimensione di famiglia nella Farra d'Isonzo di Stefano Turchetto

Il racconto di come il piccolo centro sta affrontando l'emergenza epidemiologica e gli obiettivi per il suo rilancio.

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Posto tra Gradisca e l’hinterland di Gorizia, Farra d’Isonzo è uno di quei comuni dove il senso di appartenenza riesce a sopravvivere anche nei momenti più bui. N’è testimone il sindaco Stefano Turchetto, 45enne originario del Veneto ma trasferitosi qui da diversi anni. Medico di professione all'ospedale di Monfalcone, il primo cittadino si è insediato nel maggio dell’anno scorso, alla sua prima esperienza amministrativa, provenendo dalle fila dell’associazionismo. In poco più di un anno, però, ha comunque potuto vedere la sua comunità evolversi notevolmente.

“Nel nostro paese - ci racconta Turchetto -, vivono poco più di 1.600 abitanti, per buona parte costituita da over 65 e, in modo non indifferente, anche da famiglie emigrate qui negli ultimi 15 anni. Dal 2002 al 2017, infatti, ci sono state circa mille nuove iscrizioni al nostro registro anagrafico”. La politica del sindaco si è quindi orientata nel portare servizi alle persone più fragili, necessità resa ancora più urgente dall’emergenza sanitaria scoppiata in primavera: “Credo che la presenza costante dell’amministrazione in momenti come questi sia fondamentale per i cittadini, visto che solitamente le istituzioni vengono spesso viste come lontane”.

In questo senso, sicuramente la sua formazione come medico ha aiutato. “Chiamo sempre i concittadini che mi vengono notificati come positivi dall’Azienda sanitaria e ho dei buoni riscontri, perché le persone hanno piacere di ricevere una telefonata dal sindaco, che viene ancora visto come una figura di riferimento. Tanti, inoltre, mi chiedono chiarimenti medici, soprattutto per quanto riguarda i contatti interpersonali, anche perché i miei colleghi del dipartimento di prevenzione sono oberati di lavoro e non riescono a stare dietro a tutte le domande che arrivano ogni giorno”.

Sul fronte dei dottori di medicina generale, invece, “la richiesta della comunità è quella di avere un professionista a pochi passi di casa ed è legittima. Chi viene assegnato a questo territorio, però, non è obbligato ad aprire uno studio a Farra, puntando invece su Gradisca che è il centro demografico più importante in zona. Alcuni, però, aprono anche un ambulatorio secondario da noi”. È il caso della dottoressa Irina Chernykh, che da aprile ha uno spazio anche nel piccolo centro, su sollecitazione dello stesso Turchetto.

Manca, invece, l’infermiere di comunità: “All’inizio dell’emergenza, grazie a fondi ad hoc, l’Azienda sanitaria aveva la possibilità di assumere personale infermieristico per lavorare sul territorio. Capisco però che in questo momento ci sono altre priorità”. Se Gradisca è il punto di riferimento per molti aspetti, Farra mantiene un’orbita anche attorno Gorizia e la vicina Cormons, soprattutto per quanto riguarda l’economia vitivinicola. Non manca, però, fare squadra anche con tutti gli altri vicini: “Recentemente abbiamo stipulato una convenzione per la condivisione dei mezzi con Moraro, Capriva, Mossa e San Lorenzo, che hanno le nostre stesse esigenze”.

Sul fronte economico, si punta a valorizzare il territorio in chiave turistica e sviluppare la produzione di vino. “L’anno scorso, sette produttori della zona si sono uniti sotto un’unica associazione, ‘Il Contado di Farra’, per promuovere le nostre eccellenze. Oltre alle realtà più grandi, ci sono molte piccole aziende agricole a conduzione familiare”. Questo, però, è anche un paese strategico per chi lavora nelle città dell’area, essendo a poca distanza sia da Monfalcone, sia da Gorizia, trasferendosi a vivere qui. “Vorrei che il nostro paese - auspica il sindaco - diventasse attrattiva per le famiglie con bambini, dando loro servizi adeguati per la loro crescita”.

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