Comuni bisiachi su Fondo Amianto, San Canzian primo a votare sulla modifica

Comuni bisiachi su Fondo Amianto, San Canzian primo a votare sulla modifica

la votazione

Comuni bisiachi su Fondo Amianto, San Canzian primo a votare sulla modifica

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 12 Mar 2024
Copertina per Comuni bisiachi su Fondo Amianto, San Canzian primo a votare sulla modifica

Arriva la prima approvazione di un consiglio comunale sul tema, interessate altre sette assemblee. Il sindaco Fratta: «Ridicolo voler risarcire i 'colpevoli'».

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San Canzian d’Isonzo ha approvato, come primo Comune tra gli otto che avevano presentato la proposta in ambito sulla questione amianto, l’ordine del giorno sul delicato tema del fondo amianto. A votare favorevole sono stati quasi tutti i consiglieri tranne Ciro de Simone, che ha scelto l’astensione. Si tratta di un passo che i singoli paesi porteranno avanti ognuno nei propri consigli comunali: dopo San Canzian porteranno a dibattito e votazione Turriaco, Staranzano, Doberdò del Lago, Ronchi dei Legionari, Fogliano Redipuglia e Sagrado.

Nello specifico, l’ordine del giorno richiama l’articolo 24, secondo comma, del Decreto legge n. 34/2023, convertito dalla Legge n. 56/2023, che ha previsto l’istituzione dal 2023, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026, di un Fondo nazionale per le vittime dell’amianto che «interviene in favore dei lavoratori di società partecipate pubbliche che hanno contratto patologie asbesto-correlate durante l'attività lavorativa prestata presso i cantieri navali […], nonché, in caso di decesso, nei confronti dei loro eredi», includendo tra i possibili beneficiari anche le stesse società partecipate pubbliche che svolgono l’attività di cantieristica navale.

L’articolo posto sotto osservazione è il 2 del decreto interministeriale del 5 dicembre 2023 il quale prevede che possono accedere al Fondo «le società partecipate pubbliche dichiarate soccombenti con sentenza esecutiva o comunque parti debitrici nei verbali di conciliazione giudiziale depositati entro il 31.12».

«La norma, per il suo contenuto e per quanto sopra ricordato, oltre che discriminatoria per i lavoratori colpiti e le stesse aziende e ingiusta, rappresenta una beffa per gli ex esposti e i loro eredi e per lo stesso territorio del basso isontino, che continua ad essere colpito drammaticamente dalla tragedia dell’amianto in maniera diretta», hanno espresso all’unanimità i rappresentanti.

«Si tratta – ha voluto specificare a margine il sindaco, Claudio Fratta – di qualcosa di ridicolo, voler risarcire i “colpevoli”. Per questo motivo tutti si sono detti concordi nel votarlo. Chiediamo l’intervento della Regione Friuli Venezia Giulia e di Anci Fvg a sostegno di una profonda modifica normativa che riguardi la destinazione delle risorse del fondo esclusivamente alle vittime dell’amianto, ex esposti o loro eredi, escludendo da tale beneficio le società partecipate pubbliche che sono state accertate quali responsabili delle patologie contratte dai lavoratori, superando anche l’impostazione discriminatoria che limita l’intervento al solo comparto dei cantieri navali», ha concluso.

Nella foto: i sindaci dei Comuni che voteranno l'ordine del giorno con i consiglieri regionali Diego Moretti ed Enrico Bullian

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