Alla scoperta del territorio
Un comune a misura di cittadino nella Medea di Igor Godeas
Oggi inizia il nostro viaggio alla scoperta dei Comuni del territorio, per conoscerne le peculiarità e le sfide da affrontare nel futuro. A guidarci in questa scoperta saranno i sindaci. La prima tappa è Medea, paese celebre per il suo colle sui cui sorge l‘Ara Pacis,
monumento in ricordo dei caduti di tutte le guerre. Abbiamo incontrato il primo cittadino Igor Godeas, 48 anni, al suo secondo mandato.
Lei è stato riconfermato sindaco l‘anno scorso, dopo il suo primo mandato. Come ha visto cambiare Medea in questi ultimi sei anni?
La nostra amministrazione si è concentrata sulla promozione e cura del territorio e anche il cittadino ha percepito il lavoro che è stato svolto.
In questo senso, uno dei monumenti più importanti è l‘Ara Pacis, oggetto di un importante restauro.
Questo luogo non ha mai avuto lavori di restauro così importanti come quelli attualmente in corso. Siamo riusciti ad ottenere due finanziamenti, dal valore complessivo di 250 mila euro, per la messa in sicurezza e il rifacimento della pavimentazione esterna. Inoltre, dovremmo riuscire a concludere, con Onor caduti, anche l‘accordo per il rifacimento della pavimentazione interna. Mi auguro di poter presentare il monumento in tutto il suo splendore entro la primavera 2021.
Cosa può rappresentare questo luogo per lo sviluppo di Medea?
Sicuramente rappresenta un simbolo per la nostra comunità, come dimostrano quasi tutti i luoghi delle associazioni locali. In più, con questo sito riusciamo a veicolare l‘invito all‘esterno a venirci a visitare, perché qui abbiamo molti altri luoghi interessanti, come la chiesetta di Sant‘Antonio, il parco e un centro storico invidiabile.
Medea è stata tra i firmatari del Contratto di fiume dello Judrio. Come inciderà questo nuovo strumento?
Ho accolto positivamente questa idea e chi l‘ha avuta è stato lungimirante. Valorizzare un corso d‘acqua che attraversa molti comuni della nostra regione è sicuramente un punto di forza. Se insieme a questa volontà di diffondere la conoscenza del territorio ci sarà anche la manutenzione, si potrà raggiungere un grande risultato.
Oltre che dal punto di vista naturalistico ma anche economico, il Contratto come potrà essere applicato nei fatti?
Siamo ancora in una fase embrionale, nei protocolli si sta poco a mettere tanti obiettivi ed è giusto farlo. Raggiungerli, però, non è molto semplice e solo il tempo potrà darci una risposta. In ogni caso, le potenzialità ci sono.
Capitolo scuola. Da oltre un mese sono ripartite le lezioni, com‘è stata gestita la situazione con l‘asilo e le elementari a Medea?
Partire è stato sicuramente faticoso ma ce l‘abbiamo fatta e in tutta sicurezza. Abbiamo garantito un avvio in normalità, non ci sono segnalazioni per ora di particolari difficoltà. Ci siamo organizzati per offrire il servizio mensa in totale sicurezza, posizionando delle postazioni singole. Abbiamo inoltre ricavato un‘aula dalla palestra, perché altrimenti non saremmo riusciti a rispettare tutte le disposizioni di distanziamento. Ad oggi, c‘è tutto l‘entusiasmo che serve per affrontare quest‘anno scolastico.
Qualche tempo fa le elementari hanno sofferto dei numeri ridotti d‘iscrizioni. Oggi com‘è la situazione?
Purtroppo non abbiamo i numeri per costituire tranquillamente la prima classe, in quanto servono almeno 15 alunni per classe. In paese, però, abbiamo al massimo 8/9 nuovi nati all‘anno. Grazie alla forte attrattività della scuola, però, possiamo contare sui bambini dei comuni limitrofi, così da riuscire a far fronte ai limiti della normativa. Con le deroghe dell‘Ufficio scolastico regionale, inoltre, abbiamo potuto costituire la classe anche con solo 12 iscritti. In questo momento abbiamo registrato un numero record alle elementari, con 79 alunni, e abbiamo tutte le classi, così come c‘è un buon numero d‘iscritti anche alla scuola dell‘infanzia.
Tornando sul tema covid, c‘è stato un momento in cui si è temuto per un possibile focolaio nell‘Istituto dei Padri Trinitari. Oggi com‘è la situazione?
Attualmente non abbiamo riscontrato particolari problematiche, il direttore stesso mi ha tranquillizzato e confermato che la situazione è sotto controllo. In ogni caso, non credo che in questo momento avere uno o due positivi spaventi, anche perché stiamo parlando quasi sempre di persone asintomatiche e non porrei il numero di positivi come parametro di sicurezza per una struttura.
Per quanto riguarda la cultura, quali sono i punti di forza di Medea?
La formula vincente è sempre quella di puntare sulle tradizioni e sui prodotti locali. La festa degli Spaventapasseri va proprio in questa direzione, venendo ripresa dalle vecchie amministrazioni e va sicuramente portata avanti. Un‘idea è anche quella di valorizzare i prodotti norcini che da sempre caratterizzano il nostro territorio per la loro eccellenza. Non va poi dimenticato il concerto per la Pace nel Mondo, che solitamente si tiene in Ara Pacis.
Medea è a cavallo tra il Collio e il Distretto della sedia. Questo fattore può essere un vantaggio per il territorio nella ripresa economica?
Il nostro comune ha una vocazione residenziale, infatti non abbiamo tanti insediamenti produttivi. Questa è stata una scelta fatta nel passato e che noi puntiamo a portare avanti. Non avremo un ruolo primario in ambito economico, ma puntiamo invece sull‘aspetto della qualità della vita, che è la nostra vocazione. Sicuramente vogliamo aiutare a crescere anche le aziende agricole locali, che in questo momento hanno deciso di crearsi le proprie peculiarità.