Ronchi alla festa del vino di Metlika con Comune, Anpi e Pro loco

La gita socio culturale è stata promossa dalla sezione cittadina dell’Anpi e dalla Pro loco. La delegazione ha fatto tappa anche a Sticna e Kocevje.

Segnata un’altra tappa di un legame di amicizia che dura da moltissimi anni. Nei giorni scorsi, un significativo gruppo da Ronchi dei Legionari è partito alla volta di Metlika, in occasione della Vinska Vigred, la storica festa del vino, giunta ormai alla sua 42ma edizione, organizzata dalla cittadina gemellata sin dal 1968. La gita socio culturale, promossa dalla sezione cittadina dell’Anpi e dalla Pro loco, ha accompagnato la delegazione di amministratori ronchesi, composta dal sindaco Mauro Benvenuto e dai consiglieri comunali Sandro Soranzio e Federica Bon, anch’essi presenti negli stessi giorni a Metlika, appositamente invitati dalla città slovena nel segno dell’amicizia tra popoli.

Durante il percorso la delegazione cittadina ha approfittato per far tappa anche a Sticna, dove ha visitato il monastero cistercense fondato nel 1136, e nel paesino di Kocevje. È la prima volta che le due associazioni propongono un’iniziativa congiunta di tale portata, ma si può dire che è stata un’esperienza davvero appagante e soddisfacente, a dimostrazione che la collaborazione tra associazioni è la strada giusta da intraprendere.

«Desidero ringraziare in primis il sindaco Mauro Benvenuto e tutta l’amministrazione comunale – sono le parole di Gastone Martinuzzi dell’Anpi - per il supporto nell’organizzazione della gita, ma anche la stessa Pro Loco, nella figura della presidente Patrizia Pallaro, per la fattiva collaborazione nell’organizzare il tutto. Ancora una volta Ronchi dei Legionari dimostra che grazie all’azione sinergica tra associazioni e amministrazione comunale si riescono a proporre iniziative importanti e di grande valore aggiunto, ripercorrendo anche la storia della nostra città. Auspico che tale iniziativa possa porre le basi per una futura collaborazione anche con altre realtà cittadine delle quali la nostra comunità è fortunatamente ricca».

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