Comunali a San Floriano, sfida del centrosinistra con Humar nel fortino Ssk

Humar ha messo in piedi una squadra piuttosto variegata, per età e professione. La sfida alla Slovenska skupnost e le idee del suo programma.

Tra i vari comuni che sabato e domenica parteciperanno, oltre alle elezioni Europee, anche a quelle per il rinnovo della propria amministrazione c’è anche San Floriano (Števerjan). Con i suoi 733 abitanti, in gran parte di madrelingua slovena, questo borgo collinare non è solo un luogo simbolico del Goriziano e, in particolare, del Collio, ma anche un’importante realtà produttiva nel settore vitivinicolo e in quello turistico a esso collegato. I confini di questo comune – schiacciato lungo la frontiera con la Slovenia – non si limitano al solo centro abitato sulla sommità del colle omonimo, estendendosi fino a includere le località di Giasbana e Groina, verso sud, e Sovenza a nord.

L’amministrazione locale è da lungo tempo – almeno dal 1995 – dominata dalla Slovenska skupnost (Unione slovena – Ssk), il partito di riferimento per gli elettori sloveni di centrodestra. Una continuità che Maja Humar – candidata sindaca sostenuta dalla lista civica di centrosinistra Občinska enotnost (Unità cittadina) – è determinata a interrompere sfidando l’avversario di Ssk, il vicesindaco uscente Marjan Drufovka.

La candidata di centrosinistra
Humar – classe 1977 e con tre figlie di età compresa tra i 17 e 21 anni – ritiene infatti di avere tutte le capacità gestionali necessarie per questo compito, vantando una carriera con incarichi di responsabilità amministrativa e contabile-finanziaria in più società cooperative del territorio, tra le quali Ad Formandum. Non solo. La candidata si è conquistata nel tempo la notorietà e la stima dei compaesani grazie al suo attivismo nei vari circoli culturali sloveni, come il Briški grič, oltre a essere stata, in passato, anche presidente della Zveza slovenskih kulturnih društev (Unione dei circoli culturali sloveni – Zskd).

Gli obiettivi
«Mi trovo molto a mio agio nel mondo della cultura – afferma Humar – trattandosi di uno di quei tre aspetti che ritengo fondamentali a San Floriano». Oltre alla cultura, infatti, sono rappresentativi della realtà locale l’agricoltura, includendo l’enogastronomia, e il territorio, inteso come paesaggio. «Il nostro obiettivo è quello di armonizzare questi tre aspetti al fine di offrire un’offerta integrata a beneficio non solo del turista».

Ma San Floriano otterrebbe maggiori benefici dalla propria partecipazione «a tavoli che esulano dal contesto provinciale». Il primo riferimento che l’aspirante sindaca propone è quello di un Gect Go auspicabilmente allargato al Collio transfrontaliero. L’idea è quella di includere nel Gruppo di cooperazione transfrontaliero anche San Floriano e Brda, il comune immediatamente al di là del confine di cui fanno parte, tra i vari, i paesi di Šmartno, Dobrovo, Medana e Podsabotin.

«Per godersi San Floriano ci vogliono mezzi e strutture che oggi mancano», è la chiosa di Humar. «Penso, per esempio, a un parco di bicilette elettriche che agevoli la mobilità ecosostenibile tra le colline, oppure di ristrutturare l’edificio dove oggi ha sede la scuola elementare “Alojza Gradnik”, affinché sia dotato di uno spazio all’aperto per attività extrascolastiche». In quest’ultimo caso l’idea, quindi, è quella di offrire ai giovani la possibilità di non dover andare sempre in città per giocare a pallacanestro o a pallavolo, ma di poterlo fare anche in paese.

Tuttavia, San Floriano è un paese che deve fare i conti con l’inverno demografico – piaga che affligge soprattutto le aree rurali – e, più in generale, con l’invecchiamento della popolazione. «Non ci siamo affatto dimenticati degli anziani. Nel nostro programma presentiamo l’idea di istituire un servizio di assistenza a domicilio non solo limitato ad aspetti sanitari – come la fornitura di farmaci o la loro somministrazione per iniezione – che sia accessibile a tutta la comunità».

Il problema principale di questa comunità, però, resta il costante calo della popolazione. «In provincia l’unica realtà che registra una crescita demografica è Monfalcone, si sa, grazie ai propri cantieri navali. Ma anche San Floriano ha un cantiere – ragiona Humar – che potrebbe rappresentare un fattore di attrazione: le vigne con tutta la manodopera richiesta dall’intera filiera produttiva vitivinicola. E il confine, con tutte le potenzialità offerte da un Collio e una Brda sempre più integrati tra loro.

La squadra
Per realizzare il proprio articolato programma, Humar ha messo in piedi una squadra piuttosto variegata, per età e professione, e motivata. Le più giovani sono Lara Colja, di 18 anni, e Valentina Terpin, di 24 anni, quest’ultima già con esperienza in ambito agrituristico. Mentre gli altri candidati in lista sono Valter Hlede, operaio, Andrej Juretic, agricoltore, l’insegnante alle elementari Janja Korsic, Tamara Mizerit e Katja Stekar, entrambe dipendenti delle scuole locali, e Joško Terpin, impiegato di banca, che a sua volta fu candidato sindaco nella precedente tornata elettorale.

«Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare». Con questa citazione di Winston Churchill – scelta come motto della campagna elettorale – Humar vuole ribadire che la sua contrapposizione alla Slovenska skupnost non è distruttiva. «Non intendo pormi come elemento di netta rottura con il pregresso. Si correrebbe il rischio di non concludere nulla». Ma la sfida elettorale è tutta in salita, in ragione del blocco di potere consolidatosi nel tempo nel piccolo borgo.

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