Farra, la corsa per il bis di Turchetto: «Le nostre idee per sfidare il quorum»

Il sindaco uscente presenta due liste a sostegno, gli incontri con gli elettori: «La gente sappia cosa accade se il quorum non verrà raggiunto».

La campagna elettorale per le Comunali si sta avviando a conclusione anche a Farra d’Isonzo, dove il sindaco uscente Stefano Turchetto prova a mettere a segno il secondo mandato. Appoggiato dalle due liste “Farra Viva” e “Impegno Comune per Farra”, ha appena terminato una serie di incontri rivolti alla cittadinanza per poi guidare la sua squadra verso giovedì 6 giugno, quando a partire dalle 18:30 si terrà il meeting conclusivo con un aperitivo presso il bar Scacciapensieri.

«Abbiamo già tenuto una serie di attività e incontri con la popolazione, nell’arco delle due settimane precedenti – spiega Turchetto – Nelle borgate di Villanova e della Mainizza siamo stati ospitati dai cittadini, alcuni dei quali candidati al consiglio, che hanno aperto le loro case per una riunione con gli abitanti». A quest’incontri informali si sono aggiunti i ritrovi in centro al paese per due domeniche consecutive, «tutta la mattina a chiacchierare con quanti intendevano avvicinarsi». Mentre venerdì 24 maggio si è svolta la presentazione ufficiale delle liste e del programma presso la sala Civica di Farra, «meno interattiva» e maggiormente impostata sulla presentazione delle attività.

«Non spingeremo ulteriormente, abbiamo dato la possibilità a tutti di approfondire il nostro piano». Al momento ci si focalizzerà sulla sensibilizzazione della popolazione al voto. «Il nostro problema è il quorum, non l’avversario, che non abbiamo». Già partita la campagna informativa porta a porta - dove sono stati lasciati appositi avvisi – e quella sui social, con le relative pagine dedicate. «Abbiamo anche un canale whatsapp, e stiamo cercando di battere sul concetto che è indispensabile andare a votare». Considerandosi «cautamente ottimista», il primo cittadino è convinto che il quorum del 40% sia comunque raggiungibile, ma ribadisce come sia indispensabile la consapevolezza dei cittadini: «È bene che la gente sappia cosa accade nell’ipotesi in cui il quorum non venga raggiunto».

Un programma non ancora diffuso in formato cartaceo, che nei prossimi giorni verrà distribuito presso ogni abitazione sotto forma di brochure, «sintesi estrema» della propria linea politica, dove inquadrare un Qr code che riconduce al sito ufficiale. Al link https://turchettosindaco2024.wordpress.com sono disponibili tutti i contenuti della campagna elettorale, dal programma alle immagini dei candidati, corredati da una propria presentazione. Un programma costruito insieme ai 18 componenti di lista – oltre ad alcuni esterni che hanno portato la propria collaborazione - incentrato sostanzialmente su tre grosse tematiche: accoglienza, solidarietà e vivacità.

«Il tema dell’accoglienza nasce dalla riflessione relativa al saldo migratorio sempre positivo – spiega - con circa 60, 70 nuovi migranti all’anno provenienti dall’estero o da altri paesi. Quindi vorremmo essere propositivi e accoglienti nei confronti di persone che rischiano di non integrarsi nella comunità. Se non hanno bambini o figli è molto difficile che prendano contatto con le associazioni e le attività del paese, o le amministrazioni». L’accoglienza intende così valorizzare le forze nuove che giungono in paese, ampliandosi ad abbracciare quanti si ritrovano in svantaggio sociale. Un’azione di sistema che offra alle persone in difficoltà «le stesse opportunità di chi non ha svantaggi sociali».

Da qui prende il via il tema della solidarietà proposto come secondo punto: non solo nei confronti dei disabili, ma anche di anziani, famiglie a basso reddito o madri sole in difficoltà. Cittadini che rappresentano «tutte quelle fragilità» rintracciabili nelle realtà di paese, «che necessitano una risposta di sistema, da noi attuata con una sensibilità particolare nei confronti dei temi sociali». Tematiche che vanno dall’asilo nido ai progetti d’invecchiamento attivo e partecipazione alla vita di comunità, soprattutto per chi deve far fronte alla solitudine.

«Il terzo punto, che ci ha caratterizzato anche negli ultimi cinque anni, è la vivacità. Abbiamo portato a Farra una serie di eventi sia culturali che ludici. Sono particolarmente orgoglioso della rassegna dello scorso anno, “Art without borders”». Un festival organizzato per valorizzare le abilità, intrecciando arte e disabilità con la creatività dei ragazzi che si sono esibiti in musica e danza. «A nostro parere, una vera parità di diritti si raggiunge quando chi è affetto da disabilità non soltanto può studiare e lavorare, ma anche godere dei piaceri della vita». Musica e danza - oltre che teatro – così da realizzare un ambiente non solo «dedicato agli aspetti essenziali, ma a tutti quegli aspetti che creano qualità di vita».

Una triade dove accoglienza solidarietà e vivacità coinvolgano in primis le fragilità del paese, da mettere in pratica con bandi o finanziamenti. «Le proposte non si possono realizzare senza denaro e senza il personale amministrativo, spina nel fianco delle piccole amministrazioni. Da parte nostra ci sarà un impegno nel cercare di mantenere vivo il comune attraverso il reperimento delle forze. Il progetto di comunità del Collio di cui facciamo parte è una proposta di soluzione di questa criticità: mettere insieme le forze di dieci comuni in modo da rendere più attrattivo il lavoro in un ente strutturato».

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