Inchiesta hacker a Gorizia, due giorni di consiglio comunale

Ritorno in Aula dopo l'ultima seduta di fine gennaio, mercoledì il bis con la discussione sulla nuova Imposta locale immobiliare autonoma.

Arriva il “terzo atto” per creare una Commissione d’inchiesta sull’attacco hacker al Comune di Gorizia. Lunedì pomeriggio, infatti, sarà la proposta di deliberazione avanzata dall’opposizione - su idea di Andrea Picco ed Eleonora Sartori (Noi, mi, noaltris Go!) e redatta da Alessandro Feri (Lista Fasiolo) - ad aprire il consiglio comunale diviso in due parti e due giorni. La prima tranche, dalle 16.30, è legata alla seduta sciolta il 30 gennaio per la mancanza del numero legale, dopo aver approvato la nuova addizionale Irpef.

Il punto successivo in programma sarebbe stato proprio la discussione sul tema, risalente ancora a fine agosto scorso quando il collettivo Lockbit 3.0 ha mandato in tilt la rete informatica comunale. Da quell’attacco sono stati sottratti 50 gigabyte di dati, tra cui diversi dati sensibili di cittadini, che sono stati successivamente pubblicati online. Sul caso sta ancora indagando la Polizia postale, come ha spiegato durante una prima seduta l’assessore ai servizi informatici, Fabrizio Oreti. La minoranza, però, chiede chiarezza.

La proposta, sottoscritta da tutti i consiglieri del centrosinistra, Lista Martina Sindaco e Franco Zotti, ha quindi avanzato la proposta di “istituire una commissione d’inchiesta volta ad appurare i tempi e modi dell’intrusione nel sistema informatico del Comune di Gorizia, lo stato della gestione della sicurezza informatica in materia di privacy al momento dell’intrusione, i provvedimenti adottati a seguito della stessa e la loro attuazione, oltre all’entità dei dati illegittimamente sottratti e di quelli recuperati e/o non recuperabili”.

L’atto porta la data del 20 ottobre, registrando nel corso di questi mesi diversi rallentamenti. A partire da un vizio di forma nella redazione del testo, come precisato dalla segretaria comunale Maria Grazia De Rosa, poi corretto. Quindi, l’opposizione ha lamentato l’assenza della proposta nei lavori dei successivi consigli, arrivando alla fine di gennaio con il rinvio per la mancanza di consiglieri sufficiente per proseguire nell’assise. Dopo di allora, non è stato possibile riunire l’Aula formalmente, in quanto convocate le elezioni regionali.

Dalla minoranza si preannuncia una discussione accesa, al netto di quanto già espresso durante la prima riunione in cui la proposta era all’ordine del giorno. Successivamente, la seduta proseguirà con interrogazioni e comunicazioni del sindaco, arrivando quindi alle direttive per la formazione di una variante al piano regolatore, legato al progetto di polo scolastico nell’ex Ospedale civile di via Vittorio Veneto. Ulteriore tema caldo su cui i gruppi avversi alla maggioranza hanno più volte espresso contrarietà e perplessità.

La seconda parte del consiglio slitterà direttamente a mercoledì: dalle 17, dopo ulteriori interrogazioni e comunicazioni del sindaco, il piatto forte sarà l’Approvazione del regolamento della nuova Imposta locale immobiliare autonoma (Ilia), che sostituisce l’Imu, con relative aliquote e detrazioni. Ci sarà poi l’adeguamento alle modifiche normative della Tari, chiudendo con la mozione per chiedere che l’amministrazione comunale chieda a governo e Regione di trasferire in città la sede di Insiel, l’azienda regionale di servizi informatici.

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