Comitato Obiz contro il sindaco: «Aveva già scelto la variante di Cervignano», Savino smentisce

Il Comitato punta il dito sul primo cittadino, rivendicando il proprio ruolo nella vicenda, e annuncia il suo scioglimento. La replica del sindaco.

Dopo la raccolta firme a tutela dell'omonimo borgo, il Comitato Obiz rivendica il proprio ruolo nella difesa di quest'area. Lo fa all'indomani delle parole del sindaco di Cervignano del Friuli, Gianluigi Savino, che si è impegnato preservare una zona agricola di pregio del comune. "Si tratta di un’importante dichiarazione pubblica - scrive in una nota il presidente del gruppo, Antonio Rossetti -, che, a meno di ripensamenti e di facili ironie sulla data del primo aprile, dovrebbe di fatto vincolare l’amministrazione alla tutela della campagna che tanto ci sta a cuore e impedire, di conseguenza, il passaggio della prevista tangenziale o 'variante di Cervignano'".

Il comitato plaude, quindi, l'iniziativa ma si dice dispiaciuto che il primo cittadino "non abbia trovato uno spazio per menzionare l’iniziativa e il lavoro del nostro comitato per la tutela di questa storica terra. Ci dispiace ancor di più che non abbia speso nemmeno una parola per manifestare il suo apprezzamento nei vostri confronti, che in massa avete risposto alla petizione di salvaguardia". Rossetti rivendica inoltre che il voto contrario unanime alla proposta di Fvg Strade del 12 febbraio è arrivato "a seguito della pressione popolare e mediatica scaturita dal lavoro del nostro comitato, che si è costituito con nota protocollata al comune di Cervignano il 20 gennaio".

Al momento della discussione in Aula, quindi, "noi avevamo già ampiamente informato e sensibilizzato l’opinione pubblica con articoli sulla stampa, interventi sui social media e la distribuzione porta a porta di migliaia di volantini". Il presidente puntualizza inoltre che erano state raccolte 400 adesioni online, a cui sono seguite quelle cartace sotto il palazzo municipale. "Mille firme sono un numero enorme per Cervignano e di più avremmo potuto raccoglierne. A esse possiamo aggiungere le migliaia di interazioni dei nostri post. A questo punto l’amministrazione doveva prendere una decisione e per fortuna ha preso quella giusta".

Rossetti cita quindi un passaggio della relazione tecnico-illustrativa di Fvg in cui si specifiche che l'ente ha rielaborato nel 2018 il tracciato condiviso, proponendo due soluzioni tra la variante di Aquileia e la strada regionale 352. Una di queste era appunto il tracciato passante per l'Obiz, scelta dopo le interlocuzioni tra Regione e territori. "Il sindaco di Cervignano - prosegue il Comitato -, insieme ai colleghi di Terzo e Aquileia, aveva già scelto la variante di Cervignano prima dell’ottobre dell’anno scorso". L'opera ha un costo previsto di 8 milioni di euro e l'alternativa è quella presa in esame oggi, passante da Ronchi di Terzo. Concludendo la nota, il gruppo ha poi annunciato il suo prossimo scioglimento.

Savino replica alle accuse, precisando che "Ho partecipato lo scorso anno a una sola riunione in Regione, dal tenore assolutamente intelocutorio, insieme agli altri due sindaci. Non abbiamo deciso nulla in quella sede, ci è stata presentata una possibilità che doveva essere approfondita e studiata. Io stesso avanzai anche delle ipotesi per dei tracciati, bisogna trovare un percorso non invasivo, cosa che non è quello individuato da Fvg Strade. Il Comitato ha fatto la propria azione, che rispetto, io rispondo a quello che decide l'amministrazione comunale. Per cui ho portato alla Regione la nostra decisione, facendo sintesi i desiderata di tutti i cittadini".

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