Vivere la pace, il progetto con prof e scuole italiani e sloveni a Gorizia

Vivere la pace, il progetto con prof e scuole italiani e sloveni a Gorizia

l'iniziativa

Vivere la pace, il progetto con prof e scuole italiani e sloveni a Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 20 Dic 2023
Copertina per Vivere la pace, il progetto con prof e scuole italiani e sloveni a Gorizia

Il progetto rivolto ai docenti, nato a Trento 20 anni fa. C’è ancora la possibilità di manifestare il proprio interesse per l’iniziativa, gli obiettivi.

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Seminare germogli di pace nelle nuove generazioni. “Vivere la pace GO-25” ha proprio questo obiettivo, mutuato da un precedente e rodato progetto avviato venti anni fa a Trento e finalizzato, per la nostra realtà, a conferire ulteriore spessore culturale all’appuntamento con la Capitale europea della Cultura di Nova Gorica e Gorizia. Promosso da Living Peace International, il progetto intende incidere sul vissuto e formare i più giovani alla pace, concetto che per essere realmente perseguito deve essere parte della quotidianità e sperimentato sin dalla nascita.

I dettagli dell’iniziativa vengono spiegati dalla referente Antonella Gaggioli: «Abbiamo iniziato a lavorarci due anni fa appoggiandoci al movimento dei Focolari ma cercando di coinvolgere tutta la società, non solo il mondo cattolico. Abbiamo contattato l’Ufficio scolastico regionale, da cui siamo stati rinviati a inoltrare le domande di partecipazione al progetto ai singoli istituti comprensivi, non solo di Gorizia ma anche della Slovenia, dato che nel 2025 ci sarà un obiettivo unico e condiviso. Contattiamo gli insegnanti e li facciamo prendere consapevolezza che la pace è un tema che va non tanto insegnato ma soprattutto vissuto».

Un'esperienza da fare anche «al di fuori dell’ora di educazione civica in cui solitamente è relegato». Concretamente, i docenti sono invitati a stimolare la condivisione e altri atteggiamenti positivi come mettersi a disposizione degli altri o non creare ostacoli. Come ausilio possono servirsi del “Dado della pace”, su cui anziché esserci dei numeri vengono riportati dei messaggi come “perdono l’altro, ascolto, amo per primo” a cui devono essere ispirate le azioni dell’intera giornata, ma i bambini possono pure stimolarsi a vicenda, essere invitati a scrivere o disegnare qualcosa sul tema del giorno.

Il coinvolgimento degli insegnanti è iniziato con un primo incontro a metà novembre e, a fine gennaio, è previsto un momento di verifica su quanto fatto e su come si intenda procedere. Un’ampia risposta è giunta dalla Slovenia, le più numerose al momento sono le scuole materne ma hanno aderito anche le primarie e la media “Ascoli”, che già in precedenza aveva affrontato dei progetti analoghu. Al momento, sono circa trenta gli insegnanti che stanno partecipando al progetto e afferiscono a discipline molto variegate.

C’è ancora la possibilità di manifestare il proprio interesse per l’iniziativa, che mira al maggior coinvolgimento possibile in vista della Giornata della Pace del 21 settembre, contattando direttamente Antonella Gaggioli al numero 3288292343 o scrivendo una mail a antogb@libero.it.

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