Come non cadere tra Intelligenza artificiale e fake, l'esperto ospite a Gradisca

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Come non cadere tra Intelligenza artificiale e fake, l'esperto ospite a Gradisca

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 05 Apr 2024
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Luca De Rosa di Social Warning sarà ospite venerdì sera a Casa Maccari, spiegando come muoversi tra Intelligenza artificiale e identità digitale.

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L’Intelligenza artificiale sta entrando sempre più nella quotidianità digitale di ognuno di noi, unendosi alle problematiche già sollevate dall’identità digitale e dalla proliferazione di fake news. Capire come muoversi in questo scenario diventa sempre più complesso ma necessario, soprattutto in un’ottica di ‘etica 2.0’ nella quale ciò che accade online non è più distinto dalla vita reale. Di tutto questo ne parlerà Luca De Rosa (nella foto) di Social Warning venerdì 12 aprile alle 18, presso Casa Maccari a Gradisca.

Nella Sala conferenze, il co-fondatore dell’associazione del progetto Movimento Etico Digitale traccerà una mappa delle situazioni più complesse, dialogando con il pubblico. L’evento gode del patrocinio dell’amministrazione comunale e vede Il Goriziano come media partner. «L’identità - spiega lo stesso De Rosa - c’è online tanto quanto offline: il primo punto è capire che tutto quello che noi facciamo online, si riflette al 100% su quella che è la nostra persona nel mondo “reale”. Non esiste nessuna distinzione tra online e offline».

Se è vero che «non ci sono fasce specifiche che fanno più errori», dall’altra «possiamo sicuramente segmentare per le tipologie di errori che si fanno: i giovani fanno i tipici errori di gioventù utilizzando con leggerezza e superficialità gli strumenti digitali; mentre per quanto riguarda la fascia dei “meno giovani”, quello che spesso riscontriamo è che si fidano un po’ troppo di tutto quello che vedono e trovano». La diffidenza verso ciò che si trova in rete, però, va sempre tenuta alta come dimostrano i casi di deepfake.

L’intelligenza artificiale è però più risorsa o problema? «Da una persona totalmente estranea a quello che è il progresso, mi aspetterò un comportamento di “l’AI mi risolve qualsiasi cosa, non serve che imparo più nulla perché sa già tutto lei”. Da una opposta, mi aspetto che interpreti correttamente come facilitare e rendere più snello e intuitivo il lavoro di tutti i giorni». Parallelamente al lavoro fatto dalle aziende per sviluppare questa risorsa, dall’altra quindi diventa sempre più necessario capire come riconoscere la sua impronta.

«Nasce l’esigenza di saper fornire tutte le informazioni in modo dettagliato all’AI - rimarca l’esperto - affinché questa capisca molto bene il contesto in cui ci si trova e fornisca una risposta adeguata alla nostra richiesta. Riconoscere oggi contenuti prodotti dall’intelligenza artificiale è ancora possibile perché tutto quello porta con sé, molto spesso, sono degli errori umani: un esempio recente è stata un’immagine iconica del cartone animato I Simpson, dove veniva raffigurato il crollo di un ponte», riferimento a quanto accaduto a Baltimora una settimana fa.

Infatti, «veniva preso in esame il fatto che i creatori dei Simpson avessero già previsto anche questo fatto, come altri episodi in passato. Da un’attenta visione dell’immagine, si può però notare che porta con sé diversi errori, come ad esempio le punte rappresentanti i capelli di Lisa Simpson, che nell’immagine sono 10, ma in realtà in tutti gli episodi dal 1989 sono sempre stati 8». Diverse piattaforme hanno già introdotto dei sistemi di controllo, come YouTube, ma «la componente umana nostra sarà sempre e comunque la parte più importante nel riconoscimento di queste “minacce”».

E il proliferare di immagini false si sposa con quello di notizie altrettanti false. «Purtroppo lo scorrere ininterrotto di informazioni ci ha portato ad essere superficiali anche nella lettura: oggi più che mai vediamo ma non leggiamo, guardiamo ma non interpretiamo. Ci affidiamo totalmente a quello che ci viene proposto, senza utilizzare mai lo spirito critico che è in noi. Capire come riconoscere una notizia falsa e quali sono le cose sulle quali viene utilizzata la leva emotiva per farci abbassare le difese da lettori, è sicuramente lo strumento essenziale per utilizzare in modo consapevole gli strumenti digitali.


Di tutto questo se ne parlerà venerdì 12 aprile alle 18, presso Casa Maccari a Gradisca.

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