a montesanto
Coltivare frutta e verdura in città, una giornata per aprire gli Orti civici a Gorizia
Oggi l'appuntamento nell'area di via Sant’Angela Merici, presso l'ex fondo delle Orsoline messo a disposizione dall'Ater. Come funzionano gli orti civici.
I mesi di lockdown hanno portato molte persone a ingegnarsi su come impiegare il tempo e, per chi aveva una casa con giardino o anche una semplice terrazza, è stato spesso il momento di scoprire la bellezza della cura del verde, magari inaugurando anche un piccolo orto privato. Già da prima, tuttavia, l’associazione Grass ha avviato la pratica degli orti civici, sfruttando la messa a disposizione, da parte dell’Ater, dell’ex fondo delle Orsoline in via Sant’Angela Merici a Gorizia. E oggi, per diffondere la loro iniziativa, farla conoscere ai cittadini e magari trovare nuovi soci e coltivatori, il sodalizio ha aperto il cancello del terreno per una piccola festa di inizio estate.
Si tratta dell’annuale giornata di “Orti aperti”, cui seguirà un momento simile alla fine di questa stagione calda che stenta ad avviarsi. La giornata è iniziata attorno alle 11.30 e, quando varchiamo il cancello, entriamo in una piccola oasi a due passi dal centro cittadino. Alcuni dei soci sono già al lavoro per la griglia e per preparare il pranzo conviviale alternato ad attività come la visita degli orti e l’appuntamento con Liubina Debeni per scoprire le migliori consociazioni fra le piante. Ad animare ulteriormente la giornata, proseguita fino al tardo pomeriggio, c’è stato il torneo di kudd, attività di origine vichinga che vede contrapporsi due squadre da due giocatori ciascuna.
Questi devono usare dei piccoli bastoni di legno per abbattere le torri degli avversari senza colpire la figura del re che troneggia al centro del campo delle dimensioni di 8x5 metri. Ma dal momento che la cura degli orti è un’occupazione che sta interessando soprattutto famiglie con figli, nel pomeriggio c’è stato spazio anche per giochi e letture animate a cura di Annalisa e Sara di Piazzutta Lab.
Ma come funzionano più concretamente gli orti civici? Lo racconta Clara Durbino, vicepresidente di Grass, parola dal significato ambivalente dato che se tradotta dall’inglese corrisponde a “erba”, in realtà è anche un acronimo che sta per Gorizia Riscopre l’Agricoltura Sociale e Solidale. «La nostra associazione esiste da dieci anni, prima eravamo un comitato e ci occupiamo di attività legate all’agricoltura. Abbiamo preso in gestione questo fondo dall’Ater, poco più di un ettaro di terreno cui si aggiunge, in via Grabizio, un secondo spazio di circa 1000 metri quadri che ci ha messo a disposizione un privato».
«Abbiamo 38 orti, ognuno di 50 metri quadri: chi lo desidera ne prende in concessione uno singolarmente o con degli amici, le uniche spese sono un contributo per l’acqua potabile e per l’uso degli attrezzi comuni. In periodi precisi poi c’è un professionista che si occupa di girare la terra o sfalciare le zone più estese mentre per le coltivazioni dei singoli non ci sono indicazioni precise, ognuno può coltivare ciò che vuole a patto che sia fatto in modo biologico: è anche per questo che offriamo momenti di formazione sull’orticoltura di base e sulla conservazione degli ortaggi».
Alla base dell’iniziativa non c’è il semplice e in realtà inapplicabile (vista l’esiguità dei fondi) principio di autosussistenza o il semplice desiderio di mangiare bio. «Come Comune abbiamo da subito sposato questa iniziativa perché permette di trascorrere il tempo libero all’aria aperta, favorendo la socialità» commenta Maurizio Negro, assessore al decentramento e al rilancio dei quartieri, che prosegue: «Non si tratta di un discorso di economicità, ma di un’occasione per stare insieme e abbattere la solitudine: nella nostra regione peraltro, grazie alla sua vocazione contadina e alla diffusa presenza di verde, è comunque più semplice dedicarsi a questa attività che deve senz’altro essere incentivata».
Per informazioni sulle attività dell’associazione e sugli orti civici si può contattare la sede di Grass sita in via Morelli 11 nella giornata di martedì dalle 18:30 alle 20. Ulteriori contatti sono il numero 3888250713, l’indirizzo mail grass.go.it@gmail.com o la pagina facebook goriziariscopre.lagricolturasociale.
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