Colonnine auto elettriche, Savogna d'Isonzo studia aree in parcheggio

Colonnine auto elettriche, Savogna d'Isonzo studia aree in parcheggio

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Colonnine auto elettriche, Savogna d'Isonzo studia aree in parcheggio

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 26 Apr 2023
Copertina per Colonnine auto elettriche, Savogna d'Isonzo studia aree in parcheggio

Le colonnine saranno poste fra via Primo maggio e via Vilco Fajt, procedura per trovare un soggetto economico.

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Il conto alla rovescia è cominciato: entro il 2035 ci sarà lo stop alle auto a combustione interna, con un provvedimento dell’Unione europea risalente alla bollente estate del 2022. È in quest’ottica che il Comune di Savogna d’Isonzo ha iniziato a guardare avanti: intende installare infrastrutture per la ricarica di auto elettriche nel territorio. Le colonnine andrebbero collocate, su delibera della giunta del sindaco Luca Pisk, fra via Primo maggio e via Vilco Fajt, in corrispondenza del parcheggio della palestra.

L’assessore ai lavori pubblici Alenka Florenin, infatti, non ha dubbi: “L’installazione delle colonnine è indispensabile per iniziare a stimolare i cittadini al rispetto dell’ambiente. Inoltre, si vuole offrire un servizio utile al cittadino che intende acquistare un’auto elettrica”. Il discorso ha una valenza importante, soprattutto in considerazione di una guerra interminabile fra Russia e Ucraina, e della conseguente lievitazione del prezzo dei carburanti, che incidono in misura piuttosto considerevole sulle famiglie. “Per ora si tratta comunque di una manifestazione d’interesse, senz’alcun impegno di spesa”, precisa Florenin.

I cambiamenti climatici in corso, che ormai all’unanimità la comunità scientifica ritiene correlati alle emissioni di CO2, sono dunque in buona parte causati dalle automobili a diesel, benzina e, in misura minore, dal gpl. L’Accordo di Parigi, firmato durante la 21esima Conferenza delle parti, stabilisce che bisogna limitare al di sotto dei 2 gradi Celsius il riscaldamento globale. Una sfida che un comune piccolo come Savogna ha saputo cogliere, con la volontà di creare le colonnine in prospettiva della transizione energetica.

In realtà la legge 120 dell'11 settembre 2020 “decreto semplificazioni” ha introdotto “norme atte a favorire lo sviluppo della mobilità elettrica in tutto il territorio nazionale, tra le quali l’obbligo, da parte delle Amministrazioni comunali di dotarsi di punti di ricarica perla ricarica delle auto elettriche”. È dunque già obbligatoria l’installazione delle colonnine. Risulta ora necessario individuare un apposito operatore economico con cui sottoscrivere il protocollo d’intesa, “ai fini dell’affidamento della fornitura, installazione, gestione e manutenzione per le colonnine di ricarica per le auto elettriche nel territorio comunale”.

Soltanto allora si potrà “provvedere alla copertura delle spese”, sottolinea la Florenin. Finora quanti si spostano sul territorio isontino con la propria auto elettrica hanno la necessità costante di verificare la presenza di colonnine, per non rimanere in panne. L’insediamento delle strutture di ricarica appare dunque un presupposto fondamentale per lo sviluppo della mobilità elettrica e la costruzione di una rete di infrastrutture diffusa a livello capillare.

Foto di archivio

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