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Interventi ai tumori più piccoli, il Collio in aiuto della senologia
Raccolti 13mila euro ma si può ancora donare, sarà a disposizione del San Giovanni di Dio.
Ammonta a circa 13mila euro il ricavato della raccolta di beneficenza promossa da 10 comuni del Patto per il Collio, insieme a Gorizia, a favore della Senologia del San Giovanni di Dio. Un progetto nato dalla sindaca di Mossa, Emanuela Russian, che ha coinvolto le amministrazioni della Sinistra Isonzo e il capoluogo sotto la bandiera dei “Raggi della solidarietà”. Nome che si lega all’evento da cui tutto è partito, ossia la tappa conclusiva del Giro d’Italia donne che ha avuto Capriva e Cormons come partenza e arrivo.
Questa mattina, presso l’ospedale cittadino, è stata consegnata simbolicamente la somma raccolta attraverso i diversi appuntamenti organizzati nei territori aderenti. Un calendario iniziato lo scorso maggio e proseguito nei mesi successivi, grazie anche alla sinergia con le associazioni Andos, Volendo continuare e Orchestra filarmonica di Mossa. La prima, in particolare, si è occupata dell’atto pratico di aprire un conto corrente apposito, convogliando gli aiuti arrivati in occasione dei singoli banchetti in piazza e non solo.
La raccolta, peraltro, rimane aperta per ulteriori donazioni. Dal canto suo, Volendo continuare ha supportato l’iniziativa, facendo confluire nel progetto quanto ricavato da una propria iniziativa che univa anch’essa salute e sport. Proprio questo connubio è stato il leitmotiv di numerosi eventi, sia per legarsi alla corsa ciclistica sia per gli ormai riconosciuti benefici che l’attività motoria ha sulla salute. Infine, la musica dell’ensemble è stata protagonista con due concerti, tra cui uno al Kulturni center Bratuž di Gorizia.
Con la somma ottenuta, quindi, si potrà ora acquistare un macchinario innovativo già in uso in diversi centri all’avanguardia contro i tumori. Si chiama “Mag-Seed”, letteralmente “seme magnetico” che indica il suo funzionamento. Come evidenziato dal chirurgo Giuseppe Stacul, in questo modo si potrà andare a contrassegnare tumori di dimensioni ridottissime - appena 3 millimetri - per poterli asportare dopo aver scoperto per tempo la sua presenza. Così facendo, per pazienti selezionati si potrà evitare un viaggio fino a Trieste.
Lì, infatti, si possono fare operazioni con materiale radioattivo, in ogni non pericoloso per il paziente. “Questo che introdurremo - ha evidenziato il professionista - sarà un percorso parallelo a quello che già esiste”. Il plauso è arrivato anche da Roberta Chersevani, presidente della Federazione degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri e illustre luminare nel settore. I dati dimostrano che oggi il 70% dei tumori operati sono di piccole dimensioni, tali da non essere rilevabili al tatto dal medico, un dato notevolmente aumentato negli anni.
La nuova tecnica permetterà di usare il magnetismo su un “semino” collocato nella persona da operare, così da riuscire ad asportare il male. L’équipe senologica goriziana lavora su circa 200 persone ogni anno, contano nel 2021 oltre 150 operazioni. Di queste, il 2% è rappresentato da uomini. Numeri da primo piano nel settore a livello nazionale, che potranno ora arricchirsi con la strumentazione. Per l’acquisto, però, bisognerà aggiungere ulteriori risorse, poiché il ricavato non riesce a coprire la totalità dei costi, inclusi quelli di utilizzo e strumentazione.
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