Coach Stefano Micoli sprona le ragazze a Savogna, «bisogna investire sui giovani»

Coach Stefano Micoli sprona le ragazze a Savogna, «bisogna investire sui giovani»

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Coach Stefano Micoli sprona le ragazze a Savogna, «bisogna investire sui giovani»

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 28 Giu 2024
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La settimana è stata organizzata dalla società di volley Šz Soča e dall’intraprendente Luca Milocco, lo sprone del coach pronto a lavorare a Istanbul.

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Si concluderanno oggi gli allenamenti estivi di pallavolo dedicati alle ragazze nate fra il 2008 e il 2010 tenuti da Stefano Micoli, allenatore di fama mondiale che ieri sera si è concesso ai giornalisti presso la palestra di Savogna d’Isonzo. Una settimana organizzata dalla società di volley ŠZ Soča e dall’intraprendente Luca Milocco presso la palestra comunale, durante la quale sedici ragazze hanno potuto condividere emozioni ed esperienze che lasceranno un segno indelebile nella propria formazione. Dopo i saluti e i ringraziamenti del sindaco Luca Pisk, Milocco ha manifestato la sua grande soddisfazione per la presenza di Micoli.

Una passione per il mestiere di allenatore nutrita fin dagli anni Ottanta, quando Stefano frequentava l’Isef. «Una volta definito lo sport – in quanto prima mi dedicavo a tutto, dal nuoto al minibasket al minivolley – e una volta individuata la passione per la pallavolo femminile, son sempre rimasto in questo mondo, a partire dagli anni Novanta». Da 30 anni allenatore con esperienze nella pallavolo femminile di serie A sia in Italia che all’estero, durante la sua carriera ha incontrato campionesse di grande valore. «Confrontarsi con loro è una crescita notevole», dichiara ricordando solo a titolo di esempio i nomi di Elenora Lo Bianco, Maurizia Cacciatori o Maja Poljak.

Dopo una breve pausa, Micoli trascorrerà tre settimane a Brunìco per poi ripartire ai primi di agosto alla volta di Istanbul sponda Fenerbahçe, verso una nuova avventura. Trasferimenti ai quali è ormai abituato, dal momento che «andare alla scoperta di campionati con stili diversi è sempre bello. La lingua non è un problema, perché per quanto sia difficile imparare il turco o lo slovacco, bene o male con l’inglese ci si ritrova». Piene d’entusiasmo e grinta le ragazze, che si sono confrontate nel gioco di squadra acquisendo consapevolezza delle proprie competenze. Com’è accaduto per Marvi Piasentier, che ha potuto comprendere il significato del lavorare in gruppo, o Ursula Komljanec, che ha apprezzato la sperimentazione di nuovi esercizi.

Alessia Spindler ha trovato invece travolgente l’interazione con un allenatore di così alto livello. Dal canto suo Micoli si è sentito «come a casa», lavorando con una società «che non ambisce a partecipare ai campionati, ma che di certo è molto motivata». Diverse le età delle ragazze «tutte molto rispettose ed educate», alle quali ha voluto ricordare il proprio messaggio. «Ciò che posso lasciare in una settimana è poco – rimarca – Ma continuate su questa stessa strada. Lo sport non è per tutti, ma sarete campionesse nella vita se riuscirete a seguire sport e istruzione insieme». Un’occasione di valore immenso per lo stesso allenatore.

«L’opportunità che mi è stata concessa è quella di confrontarmi con giovani promesse sportive – ammette – Un conto è allenare ragazze di serie A, un altro ragazze che si stanno formando». Le atlete che hanno preso parte agli allenamenti sono under sedici e under tredici, diverse delle quali appartenenti ancora alla squadra under dodici. Una di queste proviene dalla provincia di Treviso, un’altra dalla città di Capodistria. Gli allenamenti si sono sviluppati sulla medesima linea di lavoro, una parte per sviluppare il coordinamento e un’altra per potenziare l’aspetto fisico, concentrandosi sull’attacco di una palla in avanti piuttosto che su quello in velocità.

All’ultima giornata si riserverà il gioco, per concludere una settimana intensa soprattutto sotto l’aspetto emotivo. Molti gli allenatori presenti durante la settimana, come Paola, Matjaz, Aljoša. «Con Zoran ci conosciamo sin da piccoli – ricorda Milocco – Ciascuno di loro, anche se non è allenatore, ha portato qualcosa a casa». Commosso Zoran Jerončič, secondo cui «quello che ha fatto la Soča è bellissimo. Io alleno dal 1988-1989. Dopo tanti anni, mi è capitato solo ora di assistere a un allenamento simile. È qualcosa che andrebbe riproposto ogni anno. E poi, io stesso ho imparato molto. Il gruppo delle ragazze mi ha ricordato quello che allenavo nel 2010».

Il presidente della società Igor Tomsic ha voluto ringraziare Micoli e soprattutto lo stesso Milocco, «quinta colonna del settore femminile» da anni impegnato ad allenare persino le bambine. Il consiglio di Micoli alle ragazze è di non mollare e continuare a credere nello sport. «Continuate a investire sui giovani – ha ribadito rivolto ai presenti in tribuna e sul campo - Perché sono il fulcro della nostra società».

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