l'intesa
Cittadini tutelati dal Difensore civico, firmato l'accordo a San Canzian d'Isonzo
Il documento avrà la durata di due anni a decorrere dalla data di sottoscrizione, De Pauli è già magistrato di Cassazione. L'accordo.
Consentire ai cittadini di San Canzian d’Isonzo di accedere ai servizi del Difensore civico del Friuli Venezia Giulia. Questo lo scopo della convenzione firmata lunedì 22 aprile dal sindaco, Claudio Fratta, e il Difensore stesso, Arrigo de Pauli. Un documento che avrà la durata di due anni a decorrere dalla data di sottoscrizione.
Va ricordato che l’azione del Difensore civico regionale attiene all’area di rilievo costituzionale della protezione dei diritti fondamentali delle persone, oltre che dei diritti soggettivi, degli interessi legittimi, degli interessi diffusi e degli interessi giuridicamente rilevanti, ed è volta a tutelare, per via stragiudiziale, tali posizioni giuridiche nei rapporti con le Pubbliche amministrazioni, al fine di affermare una legalità sostanziale in funzione di prevenzione.
De Pauli è già magistrato di Cassazione dichiarato idoneo alle funzioni direttive superiori, Capo ufficio legislativo del ministero dei Trasporti, procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, presidente del Tribunale di Gorizia e quindi di Trieste, giudice tributario, docente universitario a contratto, autore di numerosi scritti giuridici e monografie, interviene di propria iniziativa, ma soprattutto su segnalazione di cittadini, associazioni e gruppi, che lamentino ritardi, irregolarità, anomalie e disfunzioni.
Ciò nei confronti dell’amministrazione regionale, enti ed aziende dipendenti, delle società partecipate ed enti strumentali, delle amministrazioni statali periferiche quali Questura e Prefettura, limitatamente a questioni amministrative, escluse quindi le materie di difesa, sicurezza pubblica e giustizia e di Sovrintendenza ai beni culturali, nonché Inps e Inail.
Il Difensore civico può richiedere a tutti questi Enti informazioni e precisazioni, intervenire – se del caso - in procedimenti amministrativi in corso, prospettare soluzioni e suggerire nuove valutazioni di decisioni già prese, offrendo ad un tempo tutela a chi segnala e collaborazione alla pubblica amministrazione. La sua attività si estende a disparate materie - salva la convenzione con i Comuni - quali ad esempio sanità, trasporti, viabilità, urbanistica, piani regolatori, edilizia, ambiente e inquinamento, servizi sociali, concorsi pubblici.
Inoltre, se un'Amministrazione comunale, provinciale o regionale rifiuta al richiedente la consultazione ed il rilascio di copie di documenti o di fornire determinate notizie (diritto di accesso), può rivolgersi al Difensore civico perché esamini la questione e valuti la legittimità del rifiuto. Quale Garante della salute, potrà ad esempio intervenire presso le Aziende sanitarie della regione, occupandosi di dimissioni dalle case di riposo, riparto delle spese dei malati di Alzheimer, rinvii o annullamenti di prenotazioni di visite specialistiche ed esami diagnostici. Potrà ancora intervenire in materia di graduatorie e locazioni di edilizia abitativa pubblica ed agevolata (Ater).
Va ribadito che il difensore civico non può assistere il cittadino dinanzi all'Autorità giudiziaria, né annullare, revocare, modificare atti della Pubblica amministrazione o imporre alla stessa determinati provvedimenti o comportamenti, né tantomeno adottare provvedimenti amministrativi di competenza della Pubblica amministrazione regionale o applicare sanzioni. Il difensore, infine, non può intervenire nei confronti degli enti locali salvi i casi di diniego di accesso e di funzioni delegate dalla Regione né intervenire nei confronti di un ufficio prima che siano trascorsi trenta giorni dalla richiesta scritta dell'interessato.
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