la protesta
Cittadini di Cervignano contro la nuova strada che bypassa Aquileia, chiedono più tutela del territorio
I residenti di Obiz insorgono contro il progetto da 8 milioni: «È troppo impattante». E chiedono il supporto del Comune.
Arriva la presa di posizione contraria dei cittadini di Cervignano e Terzo d'Aquileia sul "dettagliatissimo progetto di una grande arteria lunga circa un chilometro e 300 metri che, partendo dalla rotatoria posta al termine di via Aquileia di Cervignano, dopo avere superato con viadotto la strada bianca, attraversa sinuosamente l’area Obiz per sfociare in via Grado a sud del centro commerciale Coop". Le parole sono del presidente del Comitato Obiz, Antonio Rossetti, già candidato a sindaco della cittadina della Bassa nel 2012, che in una nota boccia l'idea avanzata da Fvg Strade per la nuova tangeziale, dal valore di 8 milioni di euro.
"Questa arteria - prisegue Rossetti - fa parte di un progetto più generale, volto a bypassare a est il centro di Aquileia con un sistema di strade parte esistenti e parte da costruire. Il comitato non è pregiudizialmente sfavorevole all’idea di far transitare" fuori dalla città romana "il traffico turistico diretto a Grado, ma è nettamente contrario al devastante e costosissimo progetto di Fvg Strade, perché esso potrebbe essere sostituito da un altro che ridurrebbe al minimo l’impatto sul territorio, costerebbe molto meno e alleggerirebbe il peso del traffico all’incrocio semaforico di Terzo d’Aquileia". Secondo il comitato, quindi, basterebbe "creare una bretella di circa 350 metri all’estremo margine sud dell’area Obiz, che allacci la via Giulia Augusta poco a nord di via Berlinguer di Terzo con via Grado, poco a nord del civico 17."
Moderando la velocità a 70 chilometri orari, "un’automobile impiegherebbe un minuto per percorrere la nuova grande arteria ma soltanto poco più di due minuti per coprire il percorso alternativo, che sfrutta in gran parte strade già esistenti e ottime. Non pare che il risparmio di un minuto di viaggio possa valere otto milioni di euro e la distruzione di tanta bella e ricca campagna. Il comitato crede che il territorio comunale di Cervignano non possa più sopportare ulteriori cementificazioni e urbanizzazioni, che ormai sono assolutamente prevalenti. Oltre all’espansione edilizia, la zona ha subìto la grandiosa presenza dello scalo ferroviario e dell’Interporto e la servitù di strade, ferrovie, metanodotto, acquedotto, elettrodotto e pare che si voglia procedere in questa malsana direzione".
La variante dovrà ora essere deliberata e votata dal Consiglio comunale. "Il comitato chiede di votare un compatto 'no' al progetto e, simultaneamente, all’unanimità una mozione di tutela di tutte le aree verdi ancora presenti sul territorio comunale". Da parte sua, il gruppo "lavorerà sia per contrastare la nuova tangenziale sia per perorare la soluzione alternativa sia per informare e sensibilizzare la cittadinanza". L'area, rivendica, "è di particolare valore ambientale, archeologico e storico per la presenza di corsi d’acqua e vigneti di pregio, dei resti della strada romana Julia Augusta, di insediamenti e di necropoli nonché della cinquecentesca villa dei nobili veneziani Obizzi - oggi case Gortani -, il cui nome ha dato origine al toponimo odierno".