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Città a misura di ciechi e carrozzine, Nova Gorica rimuove gli ostacoli per disabili
Questa mattina una camminata per le vie della città per presentare le modifiche introdotte a favore dell'accessibilità per persone disabili.
I membri dell'Associazione intercomunale dei ciechi e ipovedenti di Nova Gorica sono stati informati oggi sulle nuove modifiche che agevolano il loro cammino in città. Durante una passeggiata per le vie, sono stati accompagnati dai rappresentanti della polizia dal sindaco Samo Turel. Al termine del percorso, il presidente del sodalizio Igor Miljavec ha sottolineato che ora si può veramente dire che Nova Gorica sia diventata accogliente per i pedoni ciechi e ipovedenti. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione tra il gruppo, polizia e comunità locale. Anche altre città stanno adottando questo modello per migliorare l'accessibilità anche per le persone su sedia a rotelle.
«Collaboriamo in modo eccellente con l'associazione - ha commentato il primo cittadino -. Meritano riconoscimento per tutto ciò che fanno insieme a noi per migliorare l'accessibilità. Abbiamo lavorato insieme nella realizzazione del sito web nell'accessibilità digitale. Collaboriamo strettamente ogni volta che realizziamo un nuovo progetto infrastrutturale a Nova Gorica, assicurandoci che i nuovi edifici siano adatti a tutti i tipi di disabilità, sia per i ciechi e gli ipovedenti che per le persone in carrozzina. Penso che altri abbiano già riconosciuto questo modello come efficace».
«L'associazione - ha rimarcato - sta stabilendo un simile tipo di collaborazione con i Comuni di Aidussina, Vipava e sta discutendo con quello di Brda. Credo che possiamo vantare una collaborazione di successo e servire da esempio anche ad altre parti della Slovenia». Dean Božnik, rappresentante per le relazioni con il pubblico della polizia cittadina, ha elogiato anche il lavoro fatto: «Quest'anno si celebrano 15 anni dalla pubblicazione congiunta della nostra brochure. Negli anni abbiamo collaborato anche attraverso vari workshop e realizzato molte attività per garantire una maggiore sicurezza ai ciechi e ipovedenti. L'obiettivo è sensibilizzare anche attraverso comportamenti di auto-protezione, per avvisarli dei numerosi pericoli e insidie che li aspettano, sia sulle strade che nella prevenzione della criminalità e altro ancora».
«Siamo stati i primi in Slovenia - ha ricordato - ad avviare anni fa il progetto Z roko v roki za večjo varnost slepih in slabovidnih (Mano nella mano per una maggiore sicurezza dei ciechi e ipovedenti), che nel 2011 è diventato un progetto nazionale come esempio di buona prassi». Miljavec ha quindi evidenziato quanto sia «importante che i ciechi possano muoversi autonomamente in città. Collaboriamo quotidianamente con il Comune in tutti i settori: infrastrutture, servizi, istruzione, soluzioni per tutti i gruppi vulnerabili. Cerchiamo soluzioni comuni sia con gli utenti che con i dipendenti del comune di Nova Gorica e con le imprese».
Ha quindi spiegato che la sua realtà è l'unica «ad avere un pedagogista tiflopedagogista, uno specialista per ciechi e ipovedenti, che li aiuta in tutti i settori, soprattutto nell'accessibilità fisica e nei servizi, anche nell'adattamento della casa quando una persona diventa cieca, per aiutarla ad affrontare la situazione e vivere una vita normale. Dei nostri 245 membri, 200 hanno ricevuto assistenza individuale in vari settori, mentre circa 100 membri partecipano ad attività che organizziamo. L'anno scorso abbiamo aiutato oltre 300 persone con problemi di vista che non sono associate all'associazione».
Turel ha sottolineato l'importanza dell'accessibilità anche per la futura Capitale europea della Cultura 2025: «L'accessibilità è una delle questioni fondamentali. Tutti gli eventi che si svolgeranno attireranno molti visitatori. Vogliamo che siano davvero accessibili a tutti. Perciò dedicheremo molta attenzione anche a questo settore».
Foto: Ana Rojc
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