la contromanifestazione
Cisint in piazza per gli auguri nel giorno del corteo: «Chiedo rispetto, non ci intimidiscono»
In collegamento anche il ministro Salvini. In Piazza della Repubblica qualche centinaio di persone assieme alla sindaca.
Mentre è in corso la manifestazione delle comunità islamiche, il sindaco Anna Maria Cisint chiama a raccolta la cittadinanza per il tradizionale messaggio di auguri in occasione del Natale. "In questa vigilia natalizia, Monfalcone ha avuto la più evidente dimostrazione della volontà di prevaricazione da parte della comunità musulmana per imporre il proprio modello islamico più integralista – dichiara convinto il primo cittadino - da un lato, nel centro cittadino e nei quartieri, c’è la voglia di festeggiare il momento più alto della Natività nel quale si riconoscono i principi cristiani che sono alla base della nostra civiltà, dall'altro si assiste ad un' indecorosa protesta basata su presupposti inquietanti che preoccupano per il loro richiamo all'intolleranza verso l'accettazione dei nostri presupposti di convivenza sociale e legalità”.
“Davanti al presepe di Piazza della Repubblica eravamo in tanti – dichiara Cisint alla nostra testata – si sono collegati via video anche il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e il ministro Matteo Salvini. Abbiamo sentito vicina a noi la presenza del Governo e della Regione che appoggiano la nostra battaglia per la garanzia del rispetto delle regole”. In Piazza quindi sono arrivati diversi rappresentanti istituzionali: il viceministro all’ambiente Vannia Gava, il segretario regionale della Lega e senatore Marco Dreosto, l’onorevole Graziano Pizzimenti, l’assessore regionale Sebastiano Callari e il consigliere regionale Antonio Calligaris. Presenti anche diversi esponenti della giunta comunale.
“Governo, Regione e Comune, in un unicum, hanno detto che non si toccano la nostra identità e la nostra storia – aggiunge Cisint - mi hanno profondamente colpito e gratificato le espressioni di affermazioni di vicinanza per gli attacchi ricevuti in queste settimane e quelle di affetto avute dai tanti cittadini incontrati dinanzi al presepe. Quel presepe simbolo da sempre dell'insegnamento che orienta la nostra visione personale e collettiva nel segno dei valori della famiglia, della solidarietà e della dignità umana, degli uomini e delle donne”.
“Ai promotori della manifestazione – prosegue il sindaco - avevo chiesto di avere considerazione per ciò che rappresentano nel nostro Paese questi momenti di festività che sono espressione di spiritualità e di serenità e quindi di evitare la forma di protesta scelta che inevitabilmente si è riflessa sull'ordinaria mobilità cittadina. Si è rifiutato questo invito, così come in precedenza si è respinta ogni forma di dialogo e disponibilità da me richiesta negli incontri promossi con i rappresentanti musulmani nella sala del consiglio comunale”.
“Così come è stata rigettata l'offerta dell'oratorio San Michele, che attraverso il parroco, aveva si è offerta come un luogo destinato ai loro incontri. Sbaglia chi pensa di intimidirmi con manifestazioni come quella odierna perché sono in gioco i valori di libertà e di identità del nostro Paese che non possono essere cancellati o sostituiti dalla volontà islamica di imporre il proprio modello culturale".
Visto il significativo luogo davanti al quale è avvenuto l’incontro degli auguri promosso dalle 10 alle 12 di oggi - chi vi scrive - ha chiesto al sindaco: “Se il presepe è un segno di unità, a Monfalcone, è possibile l’unità pur nelle diversità che compongono e vivono la città?”. “Certo – risponde Cisint – ma ora tocca a loro. Attendo che si scusino con la comunità monfalconese. Noi abbiamo fatto tanto: scuole, corsi e un welfare quasi totalmente assorbito da queste persone. Io chiedo il rispetto, che passi attraverso la consapevolezza dell’esistenza delle norme e dei nostri principi che non possono essere violati. Loro cosa ci offrono?”
Foto di Serena Queirolo.Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.