Cisint incontra i segretari della Cisl e Uil, scintille con Landini a Monfalcone

Cisint incontra i segretari della Cisl e Uil, scintille con Landini a Monfalcone

LE POSIZIONI

Cisint incontra i segretari della Cisl e Uil, scintille con Landini a Monfalcone

Di S.F. • Pubblicato il 02 Mag 2024
Copertina per Cisint incontra i segretari della Cisl e Uil, scintille con Landini a Monfalcone

Critiche da Morsolin de La Sinistra: «Da Cisint un attacco scomposto che vuole dividere il fronte sindacale, evidentemente propagandistico».

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In occasione della manifestazione nazionale per la Festa del Lavoro ospitata a Monfalcone, il sindaco Anna Maria Cisint ha incontrato in municipio il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra e quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri. «È emersa un’ampia convergenza fra le posizioni della Cisl e la piattaforma che riguarda il “caso Monfalcone” – si legge nella nota stampa arrivata dal municipio - rispetto alla revisione del sistema produttivo, riguardo il subappalto e la selezione delle ditte d’appalto e in merito al tema della sicurezza del lavoro legata anche al rischio amianto, che Sbarra ha richiamato anche nel suo intervento dal palco».

Il segretario della Cisl ha poi sottolineato alcuni dei risultati dei recenti provvedimenti governativi, «come quello della parità contrattuale all’interno dei diversi settori, per contrastare il fenomeno del dumping salariale, l’assunzione di 766 ispettori Inail per rafforzare i controlli e la gestione dei fondi di coesione per lo sviluppo».

«Per dare dignità e valore al lavoro – sono le parole del sindaco Cisint - non serve la demagogia e le banalità dei luoghi comuni come dimostrato da alcuni passaggi pronunciati da Maurizio Landini. Occorre comprendere la realtà delle situazioni produttive e lavorare concretamente per invertire un sistema che nelle grandi aziende, come il nostro cantiere, si è affermato all’inizio degli anni Duemila e attraverso l’arrivo incontrollato di stranieri ha ridotto le tutele salariali e contrattuali e determinato problemi sociali rilevanti nel territorio, dovuti anche la non disponibilità all’integrazione delle nuove presenze, specie quelle musulmane».

Per Cisint «Monfalcone oggi è il punto di massima evidenza per leggere il fenomeno degli appalti in Italia e le relative conseguenze che si riverberano sull’emarginazione della manodopera locale e sulla gestione cittadina».

«Il nostro territorio – continua la prima cittadina - rappresenta in modo emblematico da un lato la capacità di trasformazione puntando sull’innovazione, la sostenibilità e l’occupazione nei settori più qualificati, dall’altro il permanere nei cantieri navali di un sistema produttivo da rinnovare ancora profondamente nel segno della responsabilità sociale d’impresa. Per questo, dare valore al lavoro è diventato in questo mandato l’obiettivo prioritario del Comune e il “caso Monfalcone” posto al tavolo ministeriale è diventato un simbolo del modello di sviluppo da dare al nostro Paese».

Anche nell’incontro con Bombardieri della Uil, il sindaco Cisint ha illustrato le particolarità che caratterizzano la realtà cittadina. Da parte sua, il segretario nazionale della Uil ha manifestato grande attenzione per le questioni sollevate e ha accolto l’invito fatto dal sindaco Cisint affinché «le parti sociali, a tutti i livelli, si facciano parte della battaglia portata avanti da mesi dall’amministrazione comunale».

Non è così per Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone, secondo la quale «Cisint, poco dopo la chiusura della manifestazione è passata all'attacco social, accompagnato da invito finale a votarla, contro i manifestanti e contro il segretario della Cgil Landini che, giustamente, non le ha reso omaggio. Un attacco scomposto, che vuole dividere il fronte sindacale, evidentemente propagandistico». «La nostra solidarietà va alla Cgil, al segretario Landini e alla sindacalista Fatou Sarr – conclude Morsolin - grazie per essere venuti a Monfalcone, aver incontrato il lavoratori più sfruttati, grazie per aver messo al centro la questione del lavoro in una città che, a venti anni dalla caduta dell'ultimo muro europeo, è purtroppo piena di nuovi muri e tanti cancelli».

Foto Bergamasco

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