Oggi
Cisint dal ministro Piantedosi: «Monfalcone caso nazionale, affrontiamolo»
Tra le promesse l'attivazione di un’azione coordinata di controllo degli aspetti di legalità relativi alla gestione del mercato degli alloggi e del lavoro.
Il nodo immigrazione a Monfalcone sarà assunto dal Ministro dell’Interno Matteo Piandesosi come "una delle questioni rilevanti, un vero e proprio caso nazionale, da affrontare assieme all’Amministrazione comunale, alla prefettura, alle autorità di sicurezza e con il coinvolgimento degli altri ministeri competenti anche ad un tavolo con Fincantieri al fine di risolvere le problematiche causate dal flusso incontrollato di stranieri del passato e delle carenze di alcune normative".
È questo il risultato rilevante del lungo incontro fra il sindaco, Anna Maria Cisint, accompagnata dal vice sindaco Antonio Garittani, con il titolare del dicastero Piantedosi, propiziato dal vice ministro Vannia Gava che si era fatta a sua volta carico delle istanze del primo cittadino. Piena condivisione da parte del Ministro degli aspetti sollevati dal sindaco Cisint - che ha consegnato anche un documentato rapporto sulla situazione cittadina - a partire dalle "ripercussioni determinate da una presenza che tocca il 30 per cento della popolazione, fra le più alte d’Italia, che si riverberano su aspetti che vanno dalla regolarità dei contratti di lavoro, alla gestione degli alloggi, ambiti nei quali potrebbero annidarsi forme di evasione e sfruttamento".
Cisint si è soffermata su una serie di punti specifici che rientrano nella competenza del ministero come le "dinamiche fuori controllo dovute ai ricongiungimenti concessi anche senza un lavoro stabile e un alloggio e un reddito adeguato, il fenomeno delle ospitalità - quelle per lavoro negli ultimi tre anni hanno superato le 5.300 presenze - che ha implicazioni rilevanti perché porta in città migliaia di persone di fatto incontrollate, con tutte le problematiche che ne derivano di sicurezza, ordine pubblico e sanitarie e i problemi connessi alle carenze linguistiche di chi accede alla cittadinanza, al rispetto dei diritti delle donne islamiche e all’estensione del burka".
Nel farsi carico delle istanze rappresentate dal sindaco Cisint, il ministro Piantedosi ha assunto una serie di impegni, garantendo nel contempo l’attivazione, con il coinvolgimento del Comune e delle autorità preposte, di una puntuale verifica della situazione e dei problemi segnalati per l’adozione dei necessari provvedimenti a legislazione vigente. In particolare, sarà attivata un’azione coordinata di controllo nei riguardi degli aspetti di legalità relativi alla gestione del mercato degli alloggi e del lavoro. Inoltre, nell’ambito della legislazione vigente, saranno introdotti gli interventi possibili per assicurare i dovuti adeguamenti normativi.
Piantedosi ha condiviso l'esigenza espressa dal sindaco Cisint relativamente alla modifica della norma sui ricongiungimenti familiari, per coordinare l’iniziativa governativa con quella del disegno di legge presentato a questo fine dall’onorevole Dreosto e dalla Regione Fvg.
“Si è trattato - ha rilevato il sindaco Cisint al termine della riunione - di un incontro importante perché il ministro Piantedosi ha colto pienamente le problematicità dovute a una presenza così alta di extracomunitari e i problemi di sostenibilità urbana e sociale che ciò comporta da tutti i punti di vista e ha assunto una serie di precisi impegni che vedranno lavorare assieme ministero e amministrazione comunale, con le autorità locali, perchè la nostra città non più essere ulteriormente aggravata da questa situazione.
Inoltre si apre, finalmente, un’azione che affronterà, con il supporto dei ministeri competenti, con Fincantieri il tema del lavoro per un cambiamento del modello produttivo che è la causa determinante dell’arrivo incontrollato di stranieri e di situazioni di dumping all’interno del sistema dei subappalti. I risultati di questa riunione sono una dimostrazione dell’attenzione e della proficuità dell’azione sinergica oggi messa in campo tra le nostre istituzioni", conclude Cisint.
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