Circolo Brandl trasloca, parla don Fragiacomo a Turriaco: «Spese non sostenibili»

Circolo Brandl trasloca, parla don Fragiacomo a Turriaco: «Spese non sostenibili»

LA VICENDA

Circolo Brandl trasloca, parla don Fragiacomo a Turriaco: «Spese non sostenibili»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 26 Lug 2024
Copertina per Circolo Brandl trasloca, parla don Fragiacomo a Turriaco: «Spese non sostenibili»

Dopo l'annuncio del sodalizio, interviene il parroco «per ottimizzare le spese, è stata offerta al Circolo una sala della canonica». L'offerta è stata rifiutata.

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Sulla vicenda che riguarda il trasloco dello storico Circolo Brandl di Turriaco che lascia l’oratorio parrocchiale per trovare la sua nuova sede nella zona artigianale del paese in via dei Manaruti, interviene ora il parroco don Francesco Fragiacomo che traccia uno “storico” di quella è stata finora la gestione della struttura di proprietà parrocchiale affidata - tramite un concordato che prevedeva un comodato gratuito - al sodalizio bisiaco.

L’accordo risale al periodo in cui era parroco il compianto don Enzo Fabrissin. Nel documento non appariva nessuna specifica su eventuali contributi spese da corrispondere alla parrocchia. Va detto che il concordato stipulato non indicava nessuna scadenza. «Da quando sono diventato parroco – dichiara don Francesco – non ho mai ricevuto le chiavi dell’oratorio che per il 95%, negli anni, è sempre stato gestito dal Circolo».

Da cosa nasce allora questo “cambio di rotta”? Il sacerdote ci riferisce di una decisione maturata dopo «un confronto con i membri del Consiglio per gli affari economici della parrocchia di Turriaco ed anche con il Consiglio pastorale dell’Unità pastorale. È questo l'organo di guida e discernimento, proposto e caldeggiato dal nostro arcivescovo per il cammino insieme tra le varie parrocchie dell’Unità pastorale». In una lettera che il parroco ha inviato alla presidenza del Circolo – e, per conoscenza, giunta anche all’arcivescovo monsignor Redaelli – per il cammino unitario, vengono richiamati «l’interazione e il supporto anche per la gestione delle risorse economiche».

«In questo – continua il sacerdote - è già stata avvantaggiata proprio la parrocchia di Turriaco che, trovatasi in difficoltà, ha ricevuto, tre anni fa, un credito di 10 mila euro, sostenuto all'inizio dalla sola parrocchia di Pieris e ora ripartito tra quelle di San Canzian con 3 mila euro e di Begliano con 4 mila euro».

A riguardo della gestione della struttura dell’oratorio di Turriaco, il sacerdote fa riferimento ad «un saldo molto negativo per i costi delle utenze di gestione rispetto alle entrate potenzialmente possibili, cosa che non succede invece, per le strutture delle altre parrocchie». Rispondendo quindi alle istanze del Circolo presentate in forma scritta, ecco quanto emerge ancora dalla comunicazione che don Fragiacomo ha spedito al direttivo del sodalizio.

«Scrivete di esservi comportati sempre in maniera corretta – si legge nello scritto - questo è vero riguardo la manutenzione dei locali, nulla da eccepire. Ma non certamente per il costo delle utenze, per molti anni totalmente a carico della parrocchia che di fatto, per le sue attività, ne ha usufruito in modo molto limitato in confronto a quelle del Circolo. Voi stessi Io affermate quando proponete di voler “mantenere la gestione esclusiva deII' oratorio, esattamente come in essere».

E ancora: «Di fatto però, questa “gestione esclusiva deII'oratorio” non è mai stata stabilita in modo ufficiale. Nel contratto di comodato gratuito a suo tempo sottoscritto, si consente solo l'uso di una stanza e di un magazzino. Supponiamo quindi, che la situazione “in essere” sia una prassi acquisita con il tempo senza tener conto che negli anni ha comportato notevoli spese di gestione da parte della parrocchia. Di queste spese passate non fate alcun accenno nella vostra Iettera. In questa si parla solo di sostenere le future spese per le utenze. Esse però si rivelano insufficienti».

«Nella riunione del 15 marzo abbiamo visto insieme, bollette alla mano, che nei mesi invernali con i consumi attuali, con un utilizzo minimale da parte della parrocchia, i costi sono stati di circa di 500 euro al mese, 300 per il gas e 200 di Iuce. Voi proponete 350 euro affermando decisamente di non poter andare oltre e come contro partita chiedete la “la gestione esclusiva deII'oratorio”. Questo significa che le vostre molte attività continueranno a gravare in parte sul conto della parrocchia che, tra l'altro, vede il parroco il primo responsabile sul lato della sicurezza all'interno della struttura». Quali decisioni ha preso quindi il parroco congiuntamente al consiglio pastorale? Anche questo compare nella lettera datata 22 aprile 2024.

La prima: «L'oratorio deve tornare, come nelle altre parrocchie e come dovrebbe essere ovvio, ad esclusiva gestione della parrocchia tenuto conto delle esigenze di tutta l'Unità pastorale». Inoltre, dallo scritto si apprende che «per ottimizzare le spese, visto la grave e persistente situazione economica della parrocchia, viene offerta per la sede del Circolo una sala della canonica, quella a sinistra dell'entrata, in comodato gratuito e con un accordo per il contributo utenze. Viene concesso al Circolo, sempre nell'edificio della canonica, anche un ripostiglio ad uso di magazzino».

Parroco e Consiglio hanno inoltre aggiunto: «Tutte le attività del Circolo che richiederanno l'uso deII'oratorio verranno concordate di volta in volta con un accordo per le spese di utenze e offerta per l'uso. L'oratorio sarà aperto e utilizzato solo per attività proposte dalla parrocchia in armonia e collaborazione con le altre parrocchie deII’Unità: per il catechismo, iniziative pastorali, incontri famiglie, conferenze, attività socio culturali o per attività ludico ricreative».

È stato pure riferito che tramite «accordo e valutazione da parte del parroco e del Consiglio pastorale e dopo la verifica di fattibilità secondo le norme di sicurezza, l’oratorio sarà altresì disponibile a tutte le associazioni con invito ad un'offerta, secondo l'uso, con il fine di rendere finalmente sostenibile il costo della struttura». Rese note queste decisioni, è stato dichiarato decaduto il precedente accordo di comodato gratuito con il Circolo. L’adeguamento era previsto entro il 15 settembre, ma sembra proprio che il trasloco sia stato ultimato e che il Brandl non avrà più sede nel cuore del paese. cold-smooth-tasty

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