Film sloveni a Gorizia, parte la rassegna al Palazzo del cinema

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Film sloveni a Gorizia, parte la rassegna al Palazzo del cinema

Di Redazione • Pubblicato il 11 Gen 2024
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Il Palazzo del Cinema, una volta al mese, aprirà le sue porte per accogliere opere slovene, sottotitolate in italiano, partendo dai documentari.

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Gorizia porta il cinema sloveno in città: per gli amanti della settima arte, durante i primi mesi dell'anno nuovo prenderà il via un affascinante programma di film d'oltreconfine che abbraccia sia le ultime produzioni che i classici restaurati. Il Palazzo del Cinema, una volta al mese, aprirà le sue porte per accogliere opere slovene, sottotitolate in italiano, creando un ponte culturale nell'area transfrontaliera del Goriziano. La rassegna cinematografica, proposta dal Kinoatelje, promette di animare i mesi invernali, offrendo al pubblico la possibilità di immergersi nelle profondità artistiche di vari generi.

La presentazione dei film sloveni in Italia, organizzata più di quarant'anni fa dal Kinoatelje, dall'Unione dei circoli culturali sloveni, dalla rivista Ekran, dall'Associazione delle organizzazioni culturali della Slovenia e dal Piccolo Cineforum, non ha preso vita solamente presso il Kulturni dom di Gorizia, ma è arrivata a toccare anche Milano e Roma. Allo stesso tempo si svolgevano, regolarmente le proiezioni e le anteprime italiane dei film sloveni a Gorizia. "Gorizia è diventata un osservatorio del cinema sloveno e di una società che cambia" ha affermato Aleš Doktorič, il presidente del Kinoatelje all’epoca, nel 2006 in occasione del 25esimo anniversario della manifestazione.

Si potrà inoltre interagire con autori e troupe cinematografiche che hanno contribuito alle opere presentate. La prima fase della rassegna sarà dedicata ai documentari. L'inaugurazione, fissata per il 18 gennaio in occasione della Giornata della Memoria, presenterà il nuovo titolo di Maja Weiss. Questo toccante lavoro, intitolato "Raccolti alla fonte-I bambini sloveni di Lebensborn", esplora il tema dell'infanzia durante la Seconda guerra mondiale attraverso gli occhi di tre bambini separati dai genitori nel 1945 e internati nel campo nazista per giovani Petriček.

Weiss è stata la prima a ricevere il Premio Darko Bratina nel 1999. Per l’occasione sarà ospite la stessa regista, la produttrice Ida Weiss dalla casa di produzione Bela film e la coautrice della sceneggiatura Nataša Konc Lorenzutti. Il film, realizzato in collaborazione con la casa di produzione Bela film, non solo svela le crudeltà della guerra, ma indaga anche sulle conseguenze a lungo termine.

L'8 febbraio, in occasione della Giornata della cultura slovena, sarà proiettato un ritratto documentaristico di Milko Bambič. Diretto da Radovan Čok, con la collaborazione della casa di produzione Solsticij e di Kinoatelje, il film offre uno sguardo approfondito sulla vita e l'opera di Bambič, un artista sloveno contemporaneo di Spacal e Černigoj a Trieste.

Artista poliedrico, Bambič fu pittore, pubblicista, critico d'arte, illustratore, inventore, grafico e scrittore di testi pubblicitari, lasciando un'impronta indelebile nell'avanguardia, in particolare nel futurismo. La terza serata della rassegna, il 14 marzo, sarà un'occasione imperdibile per entrare nel mondo di Petra Seliškar attraverso il suo "Corpo". Vincitore del prestigioso premio Vesna per il miglior documentario al Festival del cinema sloveno, offre uno sguardo avvincente sulla vita di una donna che combatte coraggiosamente contro rare malattie autoimmuni.

Petra Seliškar, vincitrice del premio Darko Bratina 2008, intreccia abilmente conversazioni intime, filmati d'archivio personali e immagini impressionistiche in questo progetto, realizzato in collaborazione con la casa di produzione Petra Pan. L'iniziativa, frutto della collaborazione tra il Centro cinematografico sloveno, il Palazzo del Cinema e l'Ufficio del governo della repubblica di Slovenia per gli sloveni d'oltreconfine e nel mondo, è parte del programma ufficiale della Capitale europea della cultura GO! 2025. Un'opportunità straordinaria per esplorare la ricchezza cinematografica slovena e coltivare la comprensione reciproca attraverso l'arte.

Foto d'archivio (Tibaldi)

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