Ciclovia Isonzo, Bullian boccia i tempi: «Ritardi in vista dell'evento Gorizia 2025»

Secondo il consigliere, bisogna accelerare la conclusione della progettazione e affidamento lavori per essere pronti con l’appuntamento di GO!2025.

Il consigliere regionale Enrico Bullian di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg critica la risposta arrivata dall'assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, sul progetto della Ciclovia Fvg5 "dell'Isonzo". Per l'esponente di opposizione, la replica «mi lascia in realtà insoddisfatto soprattutto rispetto ai tempi di realizzazione dell’opera». Il progetto definitivo del traccito e del collegamento ciclabile tra Cormons e Gradisca d'Isonzo è in via di aggiornamento, con il consigliere che ha rilevato che sulla sommità dell'argine del fiume la pista può essere realizzato solamente qualora non sia possibile utilizzare la strada bianca sul lato campagna.

La progettazione e realizzazione del tratto della ciclovia Fvg5 compreso tra la foce dell'Isonzo e Fogliano, inoltre, sono state affidate a Fvg Strade. L'unico pezzo che allo stato attuale vede approvato il progetto esecutivo è il tratto compreso tra l'Isola della Cona, San Canzian d'Isonzo, Turriaco, San Pier d'Isonzo e Fogliano Redipuglia. «La ciclovia dell'Isonzo Fvg5, che si estenderà dalle foci del fiume fino alla città di Gorizia, è parte integrante della Rete delle ciclovie di interesse regionale e la sua realizzazione dovrebbe essere completata in tempo per la Capitale transfrontaliera della Cultura, Go!2025, come mi era stato assicurato nella risposta a una precedente interrogazione» aggiunge Bullian.

«Tuttavia - incalza ancora - i lavori non sono ancora stati appaltati su nessuna tratta e, per la parte dell’Alto Isontino e del ponte sull’Isonzo non abbiamo ancora nemmeno il progetto esecutivo. Preoccupa e non poco la risposta dell’assessore che mette in luce ritardi nella progettazione delle opere, che temo potrebbero non rendere fruibile il percorso per l’importante appuntamento di Nova Gorica-Gorizia 2025, dato atto che il 2025 è alle porte. Sarebbe davvero una opportunità mancata arrivare a completare in ritardo un asse cicloturistico così rilevante per il territorio regionale e isontino».

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