Il cicloturismo è un'opportunità per il Goriziano, il territorio investa sul suo sviluppo

Il cicloturismo è un'opportunità per il Goriziano, il territorio investa sul suo sviluppo

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Il cicloturismo è un'opportunità per il Goriziano, il territorio investa sul suo sviluppo

Di Nevio Costanzo • Pubblicato il 02 Mar 2021
Copertina per Il cicloturismo è un'opportunità per il Goriziano, il territorio investa sul suo sviluppo

Ci scrive Nevio Costanzo, volontario di Legambiente ed ex presidente di Fiab Gorizia, sul futuro cicloturismo a Gorizia.

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Di questi tempi, scrivere di turismo è un azzardo, fintanto che il Covid ci rende la vita complicata. In prospettiva, è necessario essere ottimisti, pensare che tutte le attività possano riprendere regolarmente, come il turismo, una delle risorse più importanti che questo territorio può offrire.

Una quota sempre più importante di persone di ogni età, favorite anche dalla bici a pedalata assistita, usa questo mezzo per trascorrere le vacanze, “lasciando”, nei luoghi attraversati, circa 70 euro al giorno. Questo modo di viaggiare si chiama cicloturismo. Sia da soli, in gruppo, che organizzati da agenzie specializzate, percorrono le ciclabili della nostra Regione ed, in particolare, la pluripremiata ciclovia Alpe Adria.

Questa, ha origine a Salisburgo, termina a Grado e, nel tratto italiano, classificato come FVG1, parte dal valico di Coccau (Tarvisio), percorre il sedime dell’ex ferrovia Pontebbana, al momento fino a Moggio e, tra breve, fino a Carnia, per continuare sia su strade poco trafficate che ciclabili, attraversa Udine, Palmanova, Cervignano, Aquileia per concludersi nella rinomata località lagunare.

La passerella ciclopedonale sul fiume Isonzo, realizzata con i fondi comunitari GECT, collegherà la ciclabile (G1) - Plave - Solkan (Salcano) - situata lungo la sponda destra dell’Isonzo, con Nova Gorica e Gorizia.

In questo contesto, la nuova ciclabile del corso, con le dovute correzioni, migliorie ed il necessario sviluppo di una rete urbana di ciclabili che, di fatto non esiste, diventerebbe un tratto molto importante, anche in termini turistico economici, se verrà adeguatamente collegata sia verso nord, con la ciclovia (G1) che verso sud, con la ciclovia FVG5 "dell’Isonzo", il cui progetto è solamente disegnato sulla carta.

Pertanto, è auspicabile che le amministrazioni comunali, o chi per esse (EDR), i cui territori sono attraversate dal fiume Isonzo da Gorizia, Farra d’Isonzo, Gradisca ed oltre, si attivino per rendere concreto il progetto.

Sottolineo, inoltre, l’importanza che la FVG5, potrebbe offrire per chi da Grado, vorrebbe raggiungere il Goriziano.

Nevio Costanzo


Nella foto: la pista ciclabile lungo l'Isonzo tra Solcano e Plave (foto Paolo Platania/Facebook)

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