«La ciclabile Paradiso è pericolosa», ma il sindaco Fratta smentisce

La lettera di Andrea Bertossi chiede specifici interventi. Da San Canzian fanno sapere che «è stato progettato a norma».

È datata 3 febbraio la lettera con la quale Andrea Bertossi di Staranzano ha scritto ai due sindaci di Staranzano, Riccardo Marchesan, e di San Canzian d’Isonzo, Claudio Fratta, chiedendo più sicurezza sulla Ciclabile Paradiso, il tratto di percorso ciclopedonale che collega i due paesi e che è stato inaugurato qualche settimana fa.

Bertossi, che lamenta una mancata risposta dalle istituzioni, rimarca che “apprezzato la volontà delle amministrazioni di addivenire ad un collegamento ciclopedonale tra le due cittadine a fianco della strada provinciale” ma “faccio presente che il distanziamento in certi punti nei due comuni, tra la strada e la pista consta di un cordolo di pochi centimetri”. Un problema che, a quanto segnalato, hanno sottolineato già vari cittadini che si sono rivolti proprio a Bertossi per avere voce tutti assieme.

“Abitando a ridosso della strada provinciale so che i limiti sono da sempre una chimera”, prosegue Bertossi che chiede venga “garantita maggior sicurezza a quanti vi transitano” nel caso “vi fossero fuoriuscite di automobili o altri mezzi dalla strada provinciale dovute a svariati motivi come un malore di un conducente, disattenzioni, velocità elevata o alcool”. Una proposta che va anche sul concreto: “Consiglio – conclude – di porre qualche panchina per favorire la sosta, con annessi cestini per la raccolta dei rifiuti e cestini per raccogliere le deiezioni dei nostri amici a quattro zampe”.

“A breve verso l’uscita di San Canzian installeremo un parapetto - sottolinea il sindaco, Claudio Fratta – e in programma ci sono anche i cestini. La ciclabile, in ogni caso, è tutta a norma ed è stata progettata seguendo le normative vigenti”.  

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