Ciabatte e tanta plastica, il mare di rifiuti raccolto nel Lido di Staranzano

Ciabatte e tanta plastica, il mare di rifiuti raccolto nel Lido di Staranzano

l'iniziativa

Ciabatte e tanta plastica, il mare di rifiuti raccolto nel Lido di Staranzano

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 19 Nov 2023
Copertina per Ciabatte e tanta plastica, il mare di rifiuti raccolto nel Lido di Staranzano

Al termine della mattinata, è stata ripulito un tratto di qualche centinaio di metri. L'inizitiva promossa da Legambiente.

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Il miglioramento riscontrato sul litorale nel 2022, con quantità di rifiuti inferiore agli anni precedenti, si è rivelato un’illusione: gli oltre 30 volontari che hanno partecipato, ieri, all’iniziativa lanciata da Legambiente al Lido di Staranzano hanno trovato una situazione sconfortante: le mareggiate di inizio novembre hanno depositato sulla spiaggia e lungo tutto il litorale, enormi quantità di legname e quasi altrettante di rifiuti.

Il sindaco Riccardo Marchesan ha voluto ringraziare i partecipanti ricordando anche "l’aspetto educativo dell’iniziativa nei confronti delle giovani generazioni, coinvolte in edizioni precedenti di Puliamo il Mondo”.

I sacchi dei volontari hanno cominciato a riempirsi di plastiche di ogni genere, spesso semisommerse tra le alghe e seminascoste tra il legname e la vegetazione che si trova a ridosso dell’argine. Plastica ovunque, insomma, di ogni tipologia e dimensione: bottiglie, polistirolo in frammenti più o meno grandi, un’infinità di ‘calze’ per l’allevamento dei mitili, contenitori di alimenti vari, ciabatte, teli a brandelli, moltissimi cotton fioc, nonostante la loro produzione e commercializzazione sia stata vietata in Italia il primo gennaio 2019.

“Il riscaldamento globale, responsabile degli eventi estremi ormai innegabili anche dai negazionisti più irriducibili, oltre a devastare buona parte delle coste della regione, ha restituito alle comunità tutti i rifiuti, abbandonati chissà dove, e veicolati in mare dai corsi d’acqua”, così il presidente del circolo monfalconese di Legambiente, Michele Tonzar.

Al termine della mattinata, è stata ripulito un tratto di qualche centinaio di metri, rendendo ancora più evidente lo stato delle zone che, per ragioni di tempo, Legambiente non ha potuto liberare dai rifiuti. Il risultato si è concretizzato nella raccolta di una quarantina di sacchi stracolmi, oltre a parecchie decine di bottiglie di vetro, quattro boe ed un canotto sgonfio, che sono stati accantonati in attesa dell’asporto da parte di Isontina Ambiente. Legambiente ringrazia la Bcc della Venezia Giulia che ha sostenuto l’iniziativa.

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