Chiuse le Poste di Cormons per lavori, Simoni critica il sindaco Felcaro

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Chiuse le Poste di Cormons per lavori, Simoni critica il sindaco Felcaro

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 17 Mag 2024
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L'esponente di opposizione critico sulla chiusura per lavori: «Sindaco e giunta chiedano un hub di accesso allo sportello PostaMat e altri servizi».

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Continua a far discutere a Cormons la chiusura dell’Ufficio postale per il restyling previsto dal programma “Polis – Casa dei Servizi Digitale”, il progetto di Poste Italiane che ha l’obiettivo di migliorare i servizi nelle municipalità con una popolazione inferiore ai 15mila abitanti. Tra le criticità che sono state evidenziate in merito ai lavori dell’ufficio di via Cumano, c’è sicuramente la concomitanza con la riqualificazione di piazza Libertà, causando alla cittadinanza alcune difficoltà, specie perché gli utenti ora saranno dirottati a Capriva e a Brazzano.

Il primo sarà destinatario di attività soltanto di tipo vincolato, come ad esempio il ritiro delle pensioni in contanti o di raccomandate e pacchi intestati, mentre il secondo per il resto delle operazioni. Non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione, e in particolare dal consigliere comunale di Nuova Cormons Eros Gino Simoni, che ha commentato: «Poste Italiane è controllata per il 64,26% dallo Stato (per l'esattezza 35% tramite Cassa Depositi e Prestiti e 29,26% direttamente dal ministero dell'Economia e delle Finance)».

«È incredibile - incalza l'esponente di minoranza - come il sindaco abbia annunciato pubblicamente come sia arrivata al Comune una comunicazione da parte di Poste Italiane che lo sportello di Cormons rimarrà chiuso per mesi senza possibilità di intervenire sulla scelta dell'azienda. Un'amministrazione comunale (espressione della maggioranza dei cittadini) non può contestare la scelta di un'impresa pubblica (i cui amministratori sono stati scelti dai rappresentanti della maggioranza dei cittadini)?»

«Quantomeno spero, ed invito nel caso in cui non l'abbiano ancora fatto, che il sindaco e la giunta chiedano un hub di accesso allo sportello PostaMat ed agli altri servizi essenziali all'interno del territorio comunale». Una critica, quella del consigliere, che si estende anche agli altri lavori intrapresi dall’amministrazione comunale, visto che «a prescindere da tutto ciò, con i lavori in piazza Libertà, la chiusura della Posta, la chiusura dell'Enoteca, il cantiere ancora aperto per la demolizione del Cavalcavia di Saldarini, il Cavalcaferrovia di via San Quirino ancora chiuso, Cormons perde completamente la sua attrattività turistica per l'intero 2024 ma anche, e soprattutto, l'accessibilità ai servizi fondamentali per l'intera cittadinanza».

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