la cerimonia
La chiesa di Capodistra ricorda la piccola Teresa, 500 fedeli a Porzûs
Il pellegrinaggio è stato organizzato don Bogdan Vidmar, responsabile della diocesi slovena per Go!2025, con l’aiuto di alcuni amici del posto.
Più di 500 fedeli della diocesi di Capodistria - di cui fa parte Nova Gorica - hanno partecipato sabato scorso al pellegrinaggio a Porzûs. La messa è stata celebrata dal vescovo istriano monsignor Jurij Bizjak. Il pellegrinaggio è stato organizzato don Bogdan Vidmar (responsabile diocesano per Go!2025). Era da decenni che un vescovo sloveno non celebrava in quel santuario, dove la Madonna apparve nel lontano 1855 quando il colera imperversava in tutta l’Europa. Alla piccola Teresa, la Madre Celeste parlò in dialetto sloveno del posto, “po našin”. Iniziativa sicuramente strategica anche nel cammino verso Go! 2025.
Durante l’omelia il vescovo Bizjak ha ricordato cosa ha detto Maria – detta Žanjica in sloveno, Madonna con la Falce – cioè di non bestemmiare e di onorare la domenica, le feste, e di pregare in processione. Monsignor Bizjak ha inoltre suggerito di pensare a quanti oggi sono esauriti a causa del troppo lavoro che assorbe le persone anche di domenica contrariamente a quanto stabilito dai comandamenti. “Dio perdona sempre, l’uomo qualche volta, la natura mai – sono le parole del presule – l’uomo moderno sembra aver dimenticato Dio e perciò bisogna pregare, tornare umili e rispettosi della natura”.
Poi, il vicario episcopale per la cultura don Bogdan Vidmar ha ringraziato quanti hanno contribuito alla realizzazione del pellegrinaggio, in maniera particolare l’ex vicepremier e già ministro dell’ambiente Marjan Podobnik, tra i più grandi promotori dell’iniziativa. Dopo il pranzo comunitario, preparato per tutti dalla pro loco, è seguita una tavola rotonda culturale sul tema della santità della vita, condotta dalla redattrice del settimanale cattolico Družina con don Miro Šlibar, che da più di 40 anni si occupa dei malati in vari ospedali sloveni e con la dottoressa Marija Vegelj Pirc, psicologia e oncologa.
Teresa Dush nacque l’11 settembre 1845 a Porzûs, sopra Attimis, e lo stesso giorno riceve il battesimo. I suoi genitori erano Giuseppe e Caterina Grimaz. La piccola Teresa conobbe presto la durezza della vita povera, in una terra erta e sassosa dove il raccolto era scarso. Era una bambina buona e docile, condivideva volentieri la fatica ed il lavoro dei suoi genitori, ma era cagionevole di salute. Frequentava la chiesa parrocchiale del paese, ed era molto attenta nella catechesi del parroco.
L’8 settembre 1855, festa della natività della Beata Vergine Maria, avvenne un fatto straordinario, che segnerà poi profondamente tutto il paese di Porzus. Mentre la bambina si trovava nella dolina a tagliare un po' di erba per sfamare le sue bestie, le apparve la Madonna.
Foto di Jurij Palijk.
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