Chiamate ai taxi senza risposta di notte, casi fuori dal Pronto soccorso a Monfalcone

Chiamate ai taxi senza risposta di notte, casi fuori dal Pronto soccorso a Monfalcone

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Chiamate ai taxi senza risposta di notte, casi fuori dal Pronto soccorso a Monfalcone

Di Michela Porta • Pubblicato il 01 Apr 2024
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Diversi cittadini denunciano problemi la notte con il servizio per raggiungere o lasciare l'ospedale, la Uil chiede una convenzione con il Pronto soccorso.

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La questione ‘taxi’ a Monfalcone sembra ancora non trovare pace: se n’era parlato già qualche anno fa, quando molti cittadini lamentavano di non ricevere risposta dal servizio principale Radiotaxi. In quell’occasione, i cittadini avevano dovuto rivolgersi ai taxi privati mentre i diretti interessati avevano comunicato che a loro «non risultavano problematiche di nessun tipo» e che «semplicemente, se siamo occupati non possiamo rispondere per regolamento».

Una buona notizia sembrava essere arrivata a inizio 2023, quando una serie di incontri tra Radiotaxi, amministrazione comunale e Polizia locale aveva portato ad ampliare la turnazione con un servizio 24 su 24 con turni da 4 tassisti allargando la possibilità, per i tassisti “fuori turno”, di poter lavorare all’occorrenza. In realtà, però, ad oggi la situazione non sembra cambiata, anzi. Le postazioni che dovrebbero essere sempre coperte sono quelle della stazione (4 taxi) e quelle di via Fratelli Rosselli (3) con l’aggiunta, dall’anno scorso, di due stalli di fermata presso l’ospedale San Polo per i cittadini che abbiano bisogno, ad esempio, in caso di dismissione dal pronto soccorso.

Se durante l’orario giornaliero si conferma la presenza di taxi in via Fratelli Rosselli e di fronte alla stazione, non risulta invece la presenza degli stessi all’interno del polo ospedaliero. Per quanto riguarda i notturni, la questione è ancora più complessa in quanto non risultano veicoli fermi in città e il servizio telefonico continua troppo spesso a non rispondere ai cittadini. Se qualche anno fa le lamentele riguardavano utenti che non avevano ricevuto risposta durante la mattinata, questa volta in diversi confermano di non aver avuto risposta durante gli orari notturni.

Un caso, nello specifico, riguarda addirittura una chiamata effettuata dal pronto soccorso di Monfalcone verso Radiotaxi, che non ha ricevuto risposta. La signora che ha chiesto di telefonare ha confermato di essere dovuta tornare a piedi alle 4 di notte e che gli operatori del pronto soccorso indirettamente hanno fatto capire che non è la prima volta che ciò accade. Molto più spesso, però, ciò avviene se sono i singoli utenti a chiamare. A riguardo, una fonte del servizio Radiotaxi afferma che «ci sono alcuni tassisti che non sono interessati a rispondere perché alcune volte hanno caricato dei ragazzi che non hanno pagato, oppure sono arrivati sul posto e non hanno trovato nessuno».

Motivazioni difficili da accettare in quanto il servizio deve essere garantito. «La città è piccola quindi non ci sono tantissime chiamate e i turni non sono fissi - racconta la fonte - perciò viene gestita la disponibilità da chi si ritrova in turno. Il numero della centralina non risponde perchè è pre-registrato, l’app è collegata ai due cellulari di chi è di turno. Il problema, quindi, è del singolo tassista». Il Comune di Monfalcone ha affermato che «dai nostri controlli, non risulta nessun disservizio» e che «ogni problematica può essere segnalata al comune per verificare eventuali irregolarità» in quanto «l’Ente ha individuato per ogni singola giornata quali sono i due veicoli che devono essere di turno dalle 24:00 alle 06:00».

Sulla questione interviene anche il segretario generale della Uil Fpl Fvg Stefano Bressan, segnanaldo «le gravi carenze di organico che affliggono il nostro sistema sanitario e in special modo aree critiche e delicate come appunto quelle dei Ps, che come quello di Monfalcone ha carichi di lavoro molto pesanti con vari tipi di utenza. La necessità è quella di sgravare i PS da accessi che potrebbero essere gestiti anche in altro modo e per questo è fondamentale potenziare il territorio».

«A questo - prosegue - si aggiunge una criticità in relazione ai trasporti che ci viene segnalata dall’utenza in relazione ai servizi taxi che non sempre sono facilmente raggiungibili in fase di uscita dal Ps di Monfalcone. Per dare una migliore risposta alla cittadinanza, chiediamo di attuare una verifica o dare corso a forme di convenzioni integrative per permettere una migliore e più facile fruizione dei servizi di mobilità all’utenza che appunto accede al Ps e non ha mezzi propri a disposizione».

Foto Robert Lowe/Fickr

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