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Cervignano nostra, arriva il numero 15: focus sull'ex Pasubio
Venerdì la presentazione del volume al Castello di Sotto di Strassoldo, il focus dedicato all'ex sito militare. Ecco gli articoli e le firme del numero.
Venerdì 22 settembre, alle 18 presso la sala del Corpo di guardia del Castello di Sotto di Strassoldo, Michele Tomaselli illustrerà il numero 15 della rivista “Cervignano Nostra”. Sono attesi gli interventi di Antonio Rossetti, Luca Bidoli e Dario Zampa. Musiche di Dario Ponissi e Romana Maiori. In accordo con la consuetudine della rivista, i cui temi racchiudono perlopiù contributi storici, presentando una breve sintesi degli argomenti affrontati. La retrocopertina è dedicata alla palazzina comando dell’ex caserma Monte Pasubio, edificio oggi di proprietà comunale, che nel 2019 è stato vincolato dalla Soprintendenza.
Da oltre vent’anni attende di essere restaurato e riqualificato. "È ora che il Comune provveda urgentemente a restaurarlo, ma non, come leggiamo, per destinarlo a edilizia di social housing: ciò, vorrebbe dire sminuire completamente l’importanza che ha avuto per oltre 50 anni" scrive l'associazione nella pubblicazione. Per quanto riguarda gli articoli, Antonio Rossetti partirà dalla sua conferenza dell’11 novembre “Breve storia delle fortificazioni di Cervignano” proposta alle “Settimane di Storia”, approfondendo questo tema.
Sul tema, ha scritto l’articolo “Dal castrum medioevale al campo trincerato veneziano”, cenno storico sulle fortificazioni di Cervignano. Stefano Perini introdurrà nel periodo del 1600, quando il nome di Cervignano veniva accostato al pantano. Michele Tomaselli invece racconterà del suo recente viaggio a Colonia Caroya, in Argentina. Una vera “città friulana”, che i suoi abitanti chiamano affettuosamente “Piçul Friûl”, fondata nel 1878 da oltre cento famiglie provenienti dal Friuli italiano e austriaco. Adriana Miceu, memorialista nota per i suoi studi sul territorio, descriverà gli affreschi della Chiesa di Alture.
Opere di particolare interesse visto che il più antico sembra risalire al XII secolo. Giorgio Milocco ha invece scritto della Pretura del mandamento di Cervignano dopo il primo conflitto mondiale, ricordandone il ruolo assunto come protagonista delle vicende amministrative-politiche-giudiziarie della Bassa Friulana orientale. Antonella Gallarotti e ancora Giorgio Milocco, partendo dalla loro conferenza sui Fratelli Mreule alle “Settimane di Storia”, descriveranno vita e opere di questi due intellettuali delle nostre terre. Di nuovo Stefano Perini, che ripercorrerà il suo incontro alle “Settimane di Storia” intitolato “1921 Cervignano e l’annessione all’Italia”.
Il monumento per l’annessione che si trova in piazza Indipendenza a Cervignano, costituito da una colonna in granito formata dal fusto di una colonna romana aquileiese, ricorda quell'avvenimento storico. Un altro articolo di Giorgio Milocco fa riferimento alla famiglia Tomaselli di Fiumicello. In tema di ricorrenze amare, Gianni Adolfo Bellinetti ricorderà il 28 ottobre 1922, data della marcia su Roma e l’inizio del periodo fascista. Poi nuovamente Antonio Rossetti che, con il “mistero delle due motte di via Udine a Cervignano”, cercherà di dare risposte a un enigma archeologico sulle rive dell’Ausa.
Luca Bidoli proporrà invece le biografie di alcuni personaggi conosciuti: Renato Iacumin, studioso aquileiese; Luciano Buzzi, maestro elementare da Pontebba; e Giuseppe Bison, “pastore illuminato”. Concludono un altro articolo di Antonio Rossetti, su una decorazione pittorica oramai perduta attribuibile, si dice, ad Afro Libio Basaldella, e una breve raccolta di fotografie e cartoline provenienti da fondi archivistici. Anche questo numero è arricchito dalle rubriche che caratterizzano la rivista: la rassegna bi-bliografica e le attività di “Cervignano Nostra”, resoconto offerto ai soci e alla cittadinanza sulle iniziative realizzate.
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