IL PROGETTO
Cervignano, parte della caserma Pasubio diventerà parco pubblico: il progetto
Incontro ieri sera con la cittadinanza per il futuro della zona. Due milioni e mezzo dalla Regione per la palazzina ufficiali che sarà luogo di ritrovo.
Per quanto strano, anche una caserma può diventare “luogo del cuore” soprattutto quando a essa sono legati ricordi di un periodo di prosperità della comunità che l’ha ospitata e ancor più se alla presenza di quelle mura e delle persone che l’hanno attraversata sono connesse memorie di infanzia e adolescenza. Senz’altro è dovuta anche a questi motivi la folta presenza di pubblico registrata, ieri sera, all’incontro pubblico sul recupero dell’ex caserma Monte Pasubio promossa nella sala conferenze della Casa della Musica dall’associazione Cervignano Nostra.
Da anni impegnato nella battaglia volta alla riqualificazione dell’area che ha ospitato il 183° Reggimento della Nembo e il 6° Reggimento Lancieri d'Aosta, il sodalizio ha inteso fare il punto della situazione riportando i progetti della precedente amministrazione (che aveva a suo tempo parlato di una piscina, poi di una scuola innovativa ventilando successivamente l’ipotesi del trasferimento del distretto sanitario) e i programmi di quella attuale. Luca Furios, recente membro del direttivo dell’associazione, ha introdotto la serata e gli ospiti lasciando la parola per primo al sindaco Andrea Balducci che ha confermato l’intenzione (già espressa in campagna elettorale) di convertire parte della zona in un parco urbano. A questo piano iniziale si è aggiunta durante l’estate, su suggestione della Regione, l’idea di trasferire l’Ufficio per l’Impiego nella Palazzina ex Circolo Ufficiali che, assieme alla Palazzina di Comando e al capannone Circolo Sottufficiali, dal 2019 risulta vincolata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del FVG.
A breve partiranno i lavori, mentre l’immobile prospiciente via Ramazzotti verrà demolito per permettere la costruzione di una nuova caserma della Guardia Forestale. E mentre il sindaco ha rassicurato sull’attenzione che verrà riservata al mantenimento del giardino all’italiana e di almeno una delle tre fontane “riemerse” dopo lo sfoltimento della vegetazione, l’architetto Michele Tomaselli ha parlato dell’opportunità di convertire la Palazzina Comando in un progetto di Social housing e in una Casa delle Associazioni, idea di cui si parla da tempo ma che, come ha confermato Luca Bianco (Responsabile del Servizio Lavori Pubblici del Comune) è ancora in fase di studio.
Grazie anche al finanziamento di 2.500.000 euro ottenuti dalla Regione, è ragionevole pensare invece che i lavori per la riqualificazione della palazzina circolo ufficiali verranno portati a termine nel novembre del 2025: le aree interne dell’edificio – ha spiegato l’architetto Bianco – prevedono molti spazi di relazione con, esternamente, aperture che favoriranno un dialogo verso la città, aspetto di cui ha parlato anche Antonio Rossetti, già presidente di Cervignano Nostra preoccupato che al restauro delle palazzine non corrisponda un adeguata sistemazione del giardino circostante.
Fondamentale, a suo avviso, conservare e valorizzare la memoria di un luogo che ha visto una presenza media di 2000 – 2500 militari con storie ed esperienze che sono state ricordate dal generale in congedo Pieralberto Pagoni e dal tenente in congedo Riccardo Balzarotti Kämmlein. Giuseppe Garbin, membro del direttivo dell’associazione, ha invece riportato l’attenzione sul rapporto a tratti conflittuale fra la caserma e il resto della città, un rapporto che potrebbe essere perpetuato mantenendo alcuni tratti del muro di cinta, anch’esso – non del tutto comprensibilmente - sottoposto a vincolo da parte della soprintendenza.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.