«Centrale attiva fino a fine emergenza», il piano di A2A a Monfalcone

«Centrale attiva fino a fine emergenza», il piano di A2A a Monfalcone

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«Centrale attiva fino a fine emergenza», il piano di A2A a Monfalcone

Di Redazione • Pubblicato il 20 Set 2022
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Approvato il bilancio di sostenibilità, distribuiti 16 milioni di euro su tutta la regione.

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A2A ha dato disponibilità ad erogare circa 80 GWh al mese dalla centrale di Monfalcone. Il dato emerge dal bilancio di sostenibilità territoriale dell’azienda per il Friuli Venezia Giulia, approvato oggi e che indica a 16 milioni di euro il valore economico distribuito sulla regione nel 2021. Prima dell'emergenza internazionale in corso, l’impianto nella città bisiaca stava progressivamente riducendo l'esercizio in previsione della completa dismissione delle unità a carbone in accordo al piano di phase out.

Questo era previsto per il 2025 ma, in seguito alla loro riattivazione lo scorso dicembre per far fronte al fabbisogno di energia elettrica dell’Italia, la produzione dell’impianto nel 2021 è stata pari a 156 GWh. A fronte della richiesta da parte di Terna di massimizzare la produzione, A2A ha dato disponibilità ad erogare circa 80 GWh/mese e l'impianto sta funzionando con regolarità in linea con tale target e con le prescrizioni Aia. Le previsioni sono che l'impianto continui a funzionare così finché perdura l’emergenza.

Decisione presa in accordo alle istanze di Terna e del Ministero della Transizione ecologica, spiega la stessa azienda. Sempre l’anno scorso, lo stesso dicastero aveva concesso il parere positivo di compatibilità ambientale per la riconversione della centrale in polo energetico integrato, realizzando un ciclo combinato ad alta efficienza alimentato a gas o a produzione mista gas/idrogeno che permetterebbe di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 64%, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione di A2A e della comunità internazionale.

“A2A è in attesa dell'emissione dell'intesa regionale propedeutica al decreto ministeriale di Autorizzazione unica” rimarca l’azienda. In regione, l’energia elettrica prodotta nel 2021 è derivata all’82% da fonti rinnovabili. A2A gestisce qui due centrali idroelettriche - Ampezzo e Somplago - e un sistema di dighe, opere di derivazione e stazioni elettriche, impianti che hanno prodotto 710 GWh (+20% rispetto al 2020) di energia idroelettrica, 100% verde, evitando l’emissione di 303mila tonnellate di CO2, risparmiando 125mila tonnellate equivalenti di petrolio.

Nel 2021, l’impresa “ha contribuito alla prosperità del territorio, generando un valore economico pari a circa 16 milioni di euro, sotto forma di dividendi, imposte locali, ordini a fornitori, canoni e concessioni e remunerazione dei dipendenti. Il gruppo ha attivato 49 fornitori locali - di cui il 71% micro o piccole imprese - per un importo degli ordini pari a 2,1 milioni di euro e investito 3,7 milioni di euro per impianti e infrastrutture” rimarca la nota. Distribuiti anche 57 GWh di energia green sul mercato residenziale.

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