La Cena in bianco sulla spiaggia di Sistiana, sport e solidarietà con la Pietas Julia

La Cena in bianco sulla spiaggia di Sistiana, sport e solidarietà con la Pietas Julia

l'iniziativa

La Cena in bianco sulla spiaggia di Sistiana, sport e solidarietà con la Pietas Julia

Di Redazione • Pubblicato il 06 Lug 2024
Copertina per La Cena in bianco sulla spiaggia di Sistiana, sport e solidarietà con la Pietas Julia

La serata di raccolta fondi a sostegno del progetto Vento inclusivo, nato per permettere ai bambini con autismo di partecipare ai corsi di vela estivi.

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Arriva una nuova iniziativa di solidarità, venerdì 12 luglio presso lo stabilimento Castelreggio di Sistiana che ospiterà un evento speciale: la Cena in bianco, serata di raccolta fondi a sostegno del progetto "Vento inclusivo". Il tutto è promosso dal Lions Club Duino Aurisina con la collaborazione di altre realtà locali come il Lions Club Trieste Host, il Lions Club San Giusto, il Lions Club Trieste Europa, l'Ajser 2000 e il Gruppo Ermada. La Cena in Bianco rappresenta un'opportunità per contribuire a un progetto che mira a supportare i bambini con disturbo dello spettro autistico attraverso attività sportive e sociali.

Tullio Maestro, presidente del Lions Club Duino Aurisina, ha dichiarato: «Dopo l'iniziativa di aprile che ci ha permesso di contribuire al progetto con un primo versamento di 1500 euro, abbiamo colto l'esigenza delle famiglie dei bambini partecipanti al progetto “Vento inclusivo” organizzando insieme ad altri club ed associazioni, a cui va un sentito ringraziamento, una nuova iniziativa grazie alla gentile disponibilità del direttore dello stabilimento di Castelreggio Stefano Raso». L'idea, proposta da Sara Iugovaz, istruttrice della Società Nautica Pietas Julia, è nata nel 2022 con l'obiettivo di permettere ai bambini con autismo di partecipare ai corsi di vela estivi nella baia di Sistiana.

Durante questi corsi, i bambini sono seguiti da tecnici del comportamento specializzati in analisi comportamentale applicata (ABA), il che favorisce la loro socializzazione in un ambiente eterogeneo. Diego Cenetiempo, padre di Carlo, il primo bambino a partecipare all'iniziativa, ha spiegato: «Molti bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, durante l'anno scolastico beneficiano di una serie di interventi educativo-riabilitativi al fine di implementare le loro abilità cognitive e sociali».

«L'intensità di tali interventi - ha aggiunto - viene però ridotta nel periodo estivo a causa della pausa scolastica o delle ferie degli operatori a loro dedicati ed in tal caso, le famiglie necessitano di riorganizzare i loro impegni inserendo i bambini nei centri estivi comunali o privati. Le possibilità esperienziali però per questi bambini sono ridotte, perché spesso non vi è personale specializzato o sufficiente a sopperire le loro necessità». Il successo del progetto pilota ha spinto gli organizzatori a lavorare per renderlo strutturale. Noemi di Nardo, presidente dell’associazione Al Centro di Sé, ha descritto l’organizzazione delle attività: «Le attività di vela si svolgeranno nell'arco di tutta la giornata ed i momenti in barca si alternano ai momenti ludici in spiaggia».

«Durante le attività in barca - ha rimarcato - saranno organizzati dei giochi inclusivi al fine di stimolare i bambini a conoscere i principi della barca a vela ed al reciproco aiuto. I bambini con autismo avranno la possibilità di apprendere abilità e vocaboli nuovi inerenti alla barca e abilità sociali utili anche per la vita quotidiana, mentre gli altri bambini impareranno a rapportarsi ed a conoscere il mondo dell'autismo accrescendo la loro empatia».

Luca Ambrosio, responsabile per la Pietas Julia del progetto, ha aggiunto: «La motivazione che ci ha ispirato nel portare avanti questa iniziativa è legata alla nostra visione di formazione sportiva, dove l’obiettivo non è finalizzato soltanto alla ricerca del campione che può emergere tra i tanti, ma tramite la pratica dello sport della vela, all’insegnamento di una scuola di vita, di formazione della propria identità, di ricerca della propria personalità, di sviluppo della consapevolezza nei propri mezzi, di sviluppo dell’empatia, valori che riteniamo fondamentali per la crescita dei ragazzi che fanno parte delle nostre squadre».

«Riteniamo che i muri che rendono la diversità emarginazione, crescano sulle radici della paura, dell’ignoranza, della non conoscenza. Un modo per abbattere questi muri e sradicare le radici su cui crescono, è quello di dare ai nostri ragazzi l’opportunità di conoscere, abbattere gli stereotipi, vivere la diversità trasformandola in empatia ed inclusività, per crescere insieme» ha concludo Ambrosio.

Per l'estate 2024, l'obiettivo è ampliare l'offerta del progetto "Vento Inclusivo", incrementando il numero di tecnici specializzati e tirocinanti a supporto. Gianfranco Zotta, presidente della Pietas Julia, ha rilevato: «Questa è una delle iniziative che la Pietas Julia sta portando avanti all’interno di un progetto pluriennale orientato alla crescita organica dell’attività agonistica giovanile denominato “A tutta vela!”, con una forte impronta all’inclusività». Questo sforzo collettivo mira a fornire un’esperienza arricchente sia per i bambini con autismo sia per i loro coetanei, promuovendo l'inclusione e l'empatia attraverso lo sport.

Per partecipare alla Cena in Bianco e sostenere il progetto "Vento inclusivo", è possibile prenotare fino ad esaurimento posti contattando i numeri +393494255042 e +393420699544.cold-smooth-tasty

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