Cena all'aperto e vetrine dipinte a mano, così via Rastello colora il centro di Gorizia

Cena all'aperto e vetrine dipinte a mano, così via Rastello colora il centro di Gorizia

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Cena all'aperto e vetrine dipinte a mano, così via Rastello colora il centro di Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 25 Ago 2024
Copertina per Cena all'aperto e vetrine dipinte a mano, così via Rastello colora il centro di Gorizia

La storica via si è trasformata ieri sera in un palcoscenico di iniziative culturali e sociali. Create proposte accattivanti tra vetrine e cena all'aperto.

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Una passeggiata affollata e animata, persone che si fermano incuriosite e attratte da proposte finora insolite per la città. A Gorizia, via Rastello così come si presentava nella serata di ieri non la si vedeva da tempo. Merito delle iniziative che si stanno rodando in vista del 2025, con molti attori impegnati ciascuno a proporre la propria specialità. A tenere idealmente le fila di quanto sta accadendo nella storica strada cittadina è Confcommercio, quotidianamente impegnata in collaborazione con Promoturismo Fvg a sollecitare operatori turistici e commerciali a creare dei network con proposte accattivanti.

Lo sportello aperto negli scorsi mesi in quelli che erano gli spazi della Bottega del Cappello, attivo dal martedì al venerdì, si è oggi straordinariamente aperto nell’ora dell’aperitivo (dalle 18 alle 20) per offrire un calice di vino e per comunicare a goriziani e non quanto sta accedendo e come sta cambiando la via. Spiega Monica Paoletich, direttrice di Confcommercio Gorizia: «Abbiamo pensato a un evento speciale per un’apertura speciale: quella di stasera (ieri, ndr) è un’occasione per richiamare le persone a passeggio, spiegando cosa sta già accadendo in quest’area senza aspettare il gennaio 2025».

«Nel nostro sportello - rimarca - ogni giorno comunichiamo per costruire una rete fra gli operatori economici cittadini, sollecitando le attività commerciali, ricettive e di ristorazione a creare delle vetrine o dei menù a tema, ma anche a fornire delle informazioni sulla città». E il futuro di Gorizia, un futuro immediatamente dietro l’angolo se si pensa al 2025, si esplica perfettamente nelle vetrine della Bottega del Cappello dove la giovanissima creativa goriziana Teresa Trovato, temporaneamente inserita nello staff di Confcommercio, ha dipinto con colori acrilici e pennarelli i colorati profili degli edifici della via.

Un filo rosso collega le immagini a quelle che proseguono sulle vetrate del negozio sito al civico 2 di via delle Monache dove invece ha realizzato profili di persone che attraversano una strada ancora in bianco e nero. «Con queste illustrazioni - spiega sempre Paoletich - abbiamo voluto dare l’idea della via Rastello di oggi con quella che immaginiamo per il domani: è una strada alla cui creazione stanno lavorando molte realtà come BorGO Cinema, Artisti Associati, Casa Krainer che ogni giorno si impegnano per costruire qualcosa che magari al momento non si vede ma li impegna quotidianamente. E, nelle nostre vetrine, alla creazione della via Rastello del futuro possono partecipare anche le persone che passano qui davanti, condividendo con noi i loro pensieri e sogni».

Ai profili degli edifici si possono infatti applicare degli sticker appositamente preparati da Teresa e dallo staff dello sportello per indicare quali attività o quali complementi di arredo urbano si vorrebbero aggiungere alla via, mentre all’interno della Bottega una cappelliera è pronta ad accogliere bigliettini nei quali gli avventori possono scrivere idee e progetti per la strada.

Una strada che, come detto, è risultata particolarmente animata anche grazie all’edizione zero della Borderless dinner, la cena senza confini nata dalla collaborazione fra Casa Krainer di Gorizia e Fabrika di Nova Gorica. Finanziato dal Fondo per piccoli progetti gestito dal Gect Go, l’evento (curato da Marco Treu) si è aperto alle articolandosi in una serie di iniziative all’esterno e all’interno dell’ex ferramenta dove inizialmente si è potuto degustare un aperitivo con vini del Collio e formaggi locali.

Cinquanta invece le persone che, su prenotazione, hanno partecipato alla cena allestita nello spazio antistante la ferramenta, un elegante mise en place arricchita dalle portate preparate dalla chef Chiara Canzoneri e affiancate alla carne cucinata sul braciere a vista dal personale del Fabrika. A fare da cornice ad aperitivo e cena, una serie di eventi culturali: la musica con l’arpa di Ester Pavlic e la voce di Sveva Furlani, le opere dei pittori Nicholas Perra e Fabio Babich, il laboratorio dimostrativo di merletto tenuto da Mariagrazia Giacomini e Milena Kalan Frančeškin, il JazzInDuo composto da Letizia Felluga alla voce e da Mattia Romano alla chitarra classica.

Uno spazio speciale è stato riservato anche alla solidarietà con la raccolta fondi dedicata all’associazione “Le ali di Camilla”, sezione di Gorizia, con parte del ricavato della cena e dell’aperitivo destinato all’associazione e la possibilità di una donazione libera per chiunque fosse protagonista della Borderless dinner.

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