Gorizia, chiuso il ciclo di incontri tra Cavalleggeri di Treviso e studenti

Gorizia, chiuso il ciclo di incontri tra Cavalleggeri di Treviso e studenti

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Gorizia, chiuso il ciclo di incontri tra Cavalleggeri di Treviso e studenti

Di Redazione • Pubblicato il 04 Mag 2023
Copertina per Gorizia, chiuso il ciclo di incontri tra Cavalleggeri di Treviso e studenti

Concluso il ciclo presso la sede del reparto in via Trieste, coinvolti gli studenti dello Slataper con docenti ed esperti militari.

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Si è concluso il ciclo di conferenze “I Cavalleggeri di Treviso nella Prima guerra mondiale, una storia grande nella grande storia”. A organizzare il tutto è stato il XVIII reparto Comando e Supporti tattici, alla presenza di un parterre di docenti di storia militare di fama internazionale che, nelle quasi cinque ore di conferenza-dibattito, sono riusciti a catalizzare l’attenzione di un uditorio eterogeneo composto di personale militare del reparto, studenti di due classi quinte dei licei Scipio Slataper di Gorizia e rappresentanti delle amministrazioni comunali: gli assessori goriziani Fabrizio Oreti e Maurizio Negro e Luca Fasan per Monfalcone.

Nutrita anche la rappresentanza dell’Associazione nazionale Arma di Cavalleria, guidata dal presidente emerito Alipio Mugnaioni accompagnato da due rappresentanze delle sezioni di Gorizia e Palmanova e, collegato in video-conferenza, il direttore della Rivista di Cavalleria, il generale Franco Apicella. Il programma della giornata ha visto susseguirsi le presentazioni del professore Enrico Cernigoi, il quale ha fatto un inquadramento generale sulle peculiarità della Grande guerra e su come l’Arma di Cavalleria si sia inserita e adattata agli scenari ed alle caratteristiche del “conflitto di materiali”.

A seguire, Paolo Pozzato ha descritto i fatti dell’operazione di primavera imperial-regia, condotta sul fronte veneto-trentino e più nota come Strafexpedition, dando al proprio racconto un taglio non privo di note analitiche e critiche in grado di aprire riflessioni nuove sugli aspetti politico militari di quegli eventi e sui risvolti strategici per l’alleanza austro-tedesca. Nel pomeriggio il questore Paolo Gropuzzo ha raccontato la figura del militare, politico e filantropo conte Elia Rossi Passavanti, inserendo il personaggio nel più ampio quadro della guerra sul Carso, senza tralasciare aspetti biografici, aneddotici e spunti etici in grado di accomunare il mondo militare e la scuola.

L’ultimo intervento di Pierluigi Lodi si è incentrato sul territorio locale, su come quello che fu un fronte di guerra si sia trasformato in un luogo della memoria condivisa e abbia in qualche modo posto in essere l’embrione dell’idea di Europa quale elemento di superamento delle conflittualità. Non sono mancati i riferimenti alle strutture museali del territorio goriziano e a una visione del mondo che, partendo dalla comprensione dei perché della guerra, possa portare a raccogliere i frutti di una convivenza pacifica tra i popoli.

Il comandante del reparto, il tenente colonnello Andrea Pastore, nel suo discorso conclusivo ha ribadito come il rapporto sinergico tra mondo militare, della scuola e delle istituzioni del territorio, centrato sull’analisi della storia, possa costituire un efficace strumento di comprensione della realtà contemporanea volta a rafforzare lo spirito analitico ed il senso di comunità. Ha quindi ringraziato gli ospiti e i sostenitori dell’iniziativa, con particolare riguardo agli enti patrocinatori quali i Comuni di Gorizia, Treviso, Monfalcone, Ragogna e l’Associazione nazionale Arma di Cavalleria.

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