STASERA E DOMANI
'Cats' si prepara a incantare Gorizia: il musical di Andrew Lloyd Webber approda al Teatro Verdi

L’iconico spettacolo ispirato ai versi di Elliot porta sul palco un’ambientazione post apocalittica romana, tra musica dal vivo, coreografie travolgenti e un cast d’eccezione.
Se per l’autore de “La terra desolata” «aprile è il più crudele dei mesi», l’aprile goriziano sta per trionfare al teatro Verdi, dove sarà possibile caricarsi di energia con l’intramontabile “Cats”, ispirato alla raccolta di versi del premio Nobel Thomas Stearns Elliot. A trasporre “Old Possum’s Book of Practical Cats” in musica (in italiano tradotto con il titolo “Il libro dei gatti tuttofare”) fu il compositore londinese Andrew Lloyd Webber, ma il musical debuttò nel 1981 a Londra sotto la direzione di Trevor Nunn e della coreografa Gilliann Lynne, per poi approdare a Broadway l’anno seguente. Oltre quarant’anni di successo per una commistione di versi, musica e danza che nell’edizione italiana ha sposato la regia di Massimo Emanuele Piparo e la direzione musicale di Emanuele Friello. I quali insieme alla curatrice di scena Teresa Caruso hanno scelto di ambientare la pièce a Roma, in una postatomica discarica di opere d’arte e reperti archeologici con il Colosseo sullo sfondo. Qui vivono i gatti del quartiere di Jellicle, che si ritrovano assieme per il ballo annuale, oltre che per festeggiare il capo Old Deuteronomy (Gatto Filosofo, Fabrizio Corucci). La straordinaria colonia felina danza la gavotta e la giga alla luce della luna piena, con destrezza, agilità e simpatia travolgente.
Nel corso della festa uno dei componenti verrà scelto per ascendere al paradiso dei Jellicle Cats, il cosiddetto “Heaviside Layer”, ma prima che si raggiunga il culmine ogni gatto si presenta per raccontare la propria storia. A partire dalla triste Grizabella (Giulia Fabbri, classe 1987), una vecchia gatta che vive in miseria, emarginata per aver abbandonato il gruppo. Nel branco fanno capolino altri felini umanizzati dagli splendidi costumi di Cecilia Betona, come Bustopher Jones e Skimbleshanks (due ruoli interpretati da Jacopo Pelliccia). Bustopher è un felino grassottello che veste il frac e passeggia col bastone da golf, mentre Skimbleshanks è un ferroviere. Affascinante e viziato è invece il classico Don Giovanni Rum Tum Tugger (Giorgio Adamo), del quale tutte s’innamorano. Anche se il leader dei Jellicle è in realtà Munkustrap (Sergio Giacomelli). Che, mentre nello spettacolo londinese ricopriva un ruolo secondario, nelle edizioni successive diviene protagonista, fino alle rappresentazioni attuali, in cui compare come braccio destro di Old Deuteronomy.
Un ruolo che richiede capacità canore e recitative e ben si adatta a Giacomelli, formatosi presso l’English National Ballet School di Londra come attore, danzatore, doppiatore e coreografo. A Munkustrap si affianca il rispettato Quaxo (Luca Peluso) e la sensuale gatta Cassandra (Claudia Calesini, classe 1996), che indossa un’aderente muta marrone dal petto bianco. Insieme a Mistoffeles (Pierpaolo Scida), Coricopat (Michele Balzano) e Tantomile (Cristina La Gioia), Cassandra darà origine a uno strabiliante quartetto con poteri soprannaturali. E non è finita, perché alla lunga lista si aggiungono George (Mario De Marzo), Alonzo (Simone Giovannini), Victoria (l’italofinlandese Monika Lepistö) e Rumpleteazer (Rossella Lubrino). Se Alonzo è amico di Munkustrap, Rumpleteazer fa coppia con Mungojerrie, i due gatti ladruncoli che non vengono mai puniti perché nessuno sa chi dei due è il colpevole. Ad addestrare topi e blatte in cantina è Jennyanydots (Gatta Cucciola, Elga Martino), mentre il ruolo del malvagio Macavity – definito “il Napoleone del crimine” – è affidato a Simone Nocerino, che interpreta anche Admetus.
Fino ad arrivare ad Asparagus (nello spettacolo Gus Gus, Gianluca Pilla), che ha passato la vita nei teatri e racconta la sua gioventù di attore. Non può mancare poi la sensualità di Demeter (Viviana Salvo) e Bombalurina (Rossana Vassallo), oltre a quella di Jellylorum (Natalia Scarpolini) che accompagna il vecchio Gus Gus. Protagonista di alcuni dei momenti più commoventi è invece la gatta Jermina (l’appena ventunenne Alessandra Somma). Tantissimi i ruoli e i nomi, perché è «una faccenda difficile mettere il nome ai gatti», rimarca lo stesso Elliot in una poesia. Un testo esplosivo e divertente accompagnato dall’orchestra dal vivo, con Fabrizio Siciliano, Enrico Scopa e Federico Zylka alla tastiera. Alla chitarra ritroviamo Andrea Inglese, al basso Francesco Saverio Capo e alla batteria Vincenzo Tacci, accompagnati da Marco Severa (flauto, sax tenore e clarinetto) con Giuseppe Russo (clarinetto, sax soprano e sax baritono). Uno spettacolo entusiasmante per adulti e bambini, che andrà in scena stasera, martedì primo aprile alle 20.45, con replica mercoledì alla stessa ora.
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