Castello Rihemberk, riapre al pubblico la cappella del XIII secolo

Castello Rihemberk, riapre al pubblico la cappella del XIII secolo

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Castello Rihemberk, riapre al pubblico la cappella del XIII secolo

Di Giuseppe Peter Pflanz • Pubblicato il 24 Apr 2023
Copertina per Castello Rihemberk, riapre al pubblico la cappella del XIII secolo

Mercoledì l'apertura al pubblico dopo il resturo, ospite la contessa Lantieri. Gli aneddoti raccontati da Alessandro Saša Quinzi.

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Settimo anno consecutivo per la stagione estiva nel castello di Rihemberk, sopra Branik nel comune di Nova Gorica, con delle novità. Questa volta sarà aperta un'altra porta chiusa da tempo: quella della cappella. Parallelamente alla ristrutturazione fisica, i programmi di visita sviluppati dall'amministrazione locale e dall’istituto Svitar in collaborazione con la comunità vengono migliorati e aggiornati ogni anno. La novità di questa primavera è, tra l'altro, un mercato con prodotti biologici del territorio. Il programma di festa per l'apertura della nuova stagione, che si terrà mercoledì 26 aprile alle ore 17, è stato progettato da Svitar in collaborazione con il Comune sloveno.

Il tema storico-artistico sarà sottolineato da una scena teatrale di apertura con un cavaliere, da un collegamento interpretativo, da un laboratorio di tiro con l'arco e dalla musica antica del trio Cappella Carniola. L'evento di quest'anno prevede anche la presentazione di un pittoresco modello del castello, realizzato di propria iniziativa da Bojan Ličen, originario di Branik. Ospite d'onore sarà la contessa Carolina Lantieri Piccolomini, discendente degli ultimi proprietari del castello, la famiglia Lantieri. Il Comune di Nova Gorica, proprietario del sito, ha iniziato a intervenire sulla cappella nella stagione invernale 2017/2018, quando il tetto fatiscente è stato restaurato.

Il progetto di restauro di quest'anno ha incluso lavori di conservazione e ripristino degli elementi in pietra della cappella, dell'esterno e dell'interno dell'edificio, compreso il rimontaggio dell'altare barocco gravemente danneggiato. I lavori sono stati finanziati dal ministero della cultura attraverso un bando per la selezione di progetti nel campo dei beni immobili. Il valore del contributo è stato di 38mila euro, a cui il Comune di Nova Gorica ne ha aggiunto circa 8mila per l'intonacatura a calce della facciata e per il sistema di drenaggio. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Gnom d.o.o. Venerdì alle 17, a salutare i presenti saranno il sindaco Samo Turel e il presidente della comunità locale di Branik, Bruno Vidmar.

Nataša Kolenc, responsabile del restauro e della rivitalizzazione del sito, presenterà i progressi del restauro mentre Alessandro Saša Quinzi, storico dell'arte e curatore dei Musei provinciali di Gorizia, presenterà la storia della cappella e le curiosità. Sarà inoltre aperto il mercato del castello con prodotti biologici locali, con altre otto date e diverse località in programma. Il tutto rientra nel progetto di cooperazione Las "Transizione verso un approvvigionamento alimentare sostenibile", cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo rurale e dalla Repubblica di Slovenia nell'ambito del Programma di sviluppo rurale. L'obiettivo è aumentare l'offerta di cibo sostenibile per la popolazione locale.

Tornando all'antica sala, la cappella è una delle più antiche e interessanti del maniero. Si dice che sia stata costruita nella seconda metà del XIII secolo, come la possente torre. Più di 700 anni di storia sono passati tra le mura della cappella, con molti eventi oggi letteralmente scolpiti in parti dell'interno e dell'esterno dell'edificio, raccontando le storie del castello e del passato comune. La struttura originale fu progettata nel periodo dell’arte romanica, con una forma turrita tipica dei castelli medievali. Era dedicata a San Pancrazio, il che indica anche le sue prime origini: appare per la prima volta nelle fonti storiche nel 1276, quando i proprietari originari, i Rihemberk, vi entrarono per la prima volta.

Subì importanti modifiche nel XVI secolo, come testimonia la scritta: PRIMA AVGUSTI 1533 (primo agosto 1533), pochi anni dopo che la famiglia Lanthieri aveva preso in pegno il castello. L'arrivo dei nuovi padroni fu immortalato con un nuovo interno gotico e un soffitto dipinto con volta a stella, di cui rimangono le quattro mensole in pietra all'interno. Come si presenta oggi è il risultato di un restauro del XVII secolo, quando fu modernizzata nello spirito degli ideali rinascimentali e barocchi. L'aspetto odierno è il risultato di uno sforzo decennale per riportare in vita la cappella, gravemente danneggiata quando il castello fu incendiato e minato durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944.

Foto Ana Rojc

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