Castagnavizza riapre le porte del suo roseto, torna il festival a Nova Gorica

Castagnavizza riapre le porte del suo roseto, torna il festival a Nova Gorica

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Castagnavizza riapre le porte del suo roseto, torna il festival a Nova Gorica

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 26 Apr 2024
Copertina per Castagnavizza riapre le porte del suo roseto, torna il festival a Nova Gorica

Cuore della manifestazione sarà il convento francescano a ridosso del confine con Gorizia e l’Italia, in fase di fioritura le 75 varietà superstiti.

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Prende oggi il via la 19.ma edizione del Festival delle rose di Nova Gorica: un appuntamento irrinunciabile per tutti gli amanti dei fiori e non solo. La kermesse, infatti, oltre a consentire la visita di uno dei gioielli del Goriziano transfrontaliero, la collezione di rose Bourbon del monastero della Castagnavizza, offrirà anche la possibilità di assistere a concerti, degustare menù tematici e beneficiare di trattamenti benessere nelle varie strutture convenzionate. Il tutto nell’ambito di un programma ricco di iniziative a cadenza quotidiana che durerà fino a domenica 19 maggio.

«Questo festival è un vero fiore all’occhiello della “Città delle rose”, grazie al quale il Goriziano risulta da almeno 19 anni nella mappa delle bellezze da visitare», ha affermato alla conferenza stampa di ieri Samo Turel, il sindaco di Nova Gorica. Turel ha quindi colto l’occasione per ringraziare gli organizzatori, a cominciare dall’Associazione amanti delle rose della Goriška (Goriško društvo ljubitljev vrtnic) insieme al gruppo alberghiero e di casinò Hit e all’Ente per il turismo di Nova Gorica e della Valle del Vipacco.

Il roseto del monastero
Cuore della manifestazione, naturalmente, sarà il convento francescano a ridosso del confine con Gorizia e l’Italia. In questa cornice bucolica e regale allo stesso tempo – a pochi metri dalla cripta della famiglia di Carlo X, l’ultimo re francese del principale ramo della dinastia borbonica – sono in fase di fioritura le 75 varietà superstiti di questa gloriosa stirpe di rose, risalente al XIX secolo e ritenuta in via di estinzione nel resto del mondo. Sebbene secoli fa il roseto goriziano ospitava fino a 1.500 varietà, questo rappresenta ancora, in Europa, la seconda maggiore collezione aperta al pubblico di rose Bourbon originarie, dopo quella di Parigi.

E il maltempo dell’ultima settimana sembra non averne intaccato lo splendore. Infatti, ieri, fin dal primo passo nel giardino, l’impatto è stato notevole. Non solo per la vista – trattandosi di uno spettacolo sia a livello floreale, sia per il panorama sul castello di Gorizia e il suo centro storico – ma anche per l’olfatto. Un’esperienza sensoriale inebriante, dove tutto sembra essere in sintonia, incluso il ronzio delle placide api operaie intente a raccogliere il nettare per le arnie del convento.

Il Festival
La manifestazione sarà ufficialmente inaugurata alle 18 di oggi dalla mostra fotografica “Sogno fiori” di Rok Alboje, nella galleria dell’Eda center di Nova Gorica. Per l’occasione si esibirà il coro da camera Grgar. Ma già alle 11, momento della giornata in cui l’intensità del profumo dei fiori è all’apice, si potrà partecipare alla prima visita guidata alla collezione di rose Bourbon in Castagnavizza. Visite che, al costo di 4 euro a persona (con riduzioni previste per famiglie, gruppi organizzati da più di 10 persone e pensionati), si ripeteranno al medesimo orario tutti i giorni, fino al termine della manifestazione. La collezione sarà comunque in mostra, tutti i giorni dalle 10 alle 17, mentre la domenica, dalle 12 alle 17.

Oltre al roseto della Castagnavizza, si potranno visitare anche quelli dell’azienda agricola della famiglia Marinič di Vedrijan e del Giardino Viatori di Gorizia. Domenica 19 maggio, alle 15, è previsto anche un percorso guidato tra i roseti gestiti dal Comune di Nova Gorica. La passeggiata, che durerà un’ora circa, avrà inizio sotto le arcate del Palazzo comunale e sarà annullata in caso di maltempo.

Per conoscere le date e gli orari delle numerose iniziative previste – concerti, mostre, workshop, mercatini, conferenze e passeggiate guidate – è possibile scaricare il programma, anche in lingua italiana, accedendo al sito dell’Ente per il turismo Trg Vipava (www.vipavskadolina.si/it/splosno/festival-vrtnic).

Verso il 2025
Se per Edi Prošt, anima dell’associazione di floricoltori, uno degli obiettivi per il 2025 è quello di costituire un vero e proprio roseto comunale, l’esponente di Hit Lavra Peršolja Jakončič ha potuto rivendicare già un risultato in questa direzione. «Per celebrare i 40 anni di attività dell’azienda – così Peršolja – saranno piantate, vicino al casinò Park, 40 nuove rose della varietà Trubar».

Nel frattempo, sono già state piantate decine di rose lungo la storica strada transfrontaliera che da via Cappella, nella Gorizia “italiana”, conduce alla Castagnavizza. La varietà selezionata non è stata scelta a caso, essendo internazionalmente nota col nome di rosa Peace. Spiega infatti Prošt che questo fiore ebbe origine a Lione con il nome Meilland: «Per sfuggire all’occupazione nazista, il figlio del fondatore migrò negli Stati Uniti e fu lì che la ribattezzò, rendendola la rosa simbolo della pace dopo i tragici anni della Seconda guerra mondiale».

Foto Tibaldi

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