Caso mensa al Cossar-Da Vinci a Gorizia, Giovani democratici chiedono soluzioni

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Caso mensa al Cossar-Da Vinci a Gorizia, Giovani democratici chiedono soluzioni

Di Redazione • Pubblicato il 08 Lug 2024
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I Giovani democratici di Gorizia ritornano sull'assenza della mensa all'Istituto Cossar-Da Vinci: «400 studenti non hanno un posto dove mangiare se non per strada».

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I Giovani democratici di Gorizia ritornano sull'assenza della mensa all'Istituto Cossar-Da Vinci, balzato agli oneri delle cronache con il documentario girato dagli stessi studenti e premiata nell'estate 2023 al Premio Sergio Amidei. «Non vogliamo dimenticare chi ha sollevato un problema che riguarda il diritto allo studio» commenta il segretario provinciale di Gorizia, Gabriele Cristin, annunciando di aver incontrato un rappresentante d’istituto «per riprendere in carico il problema della pausa pranzo, che gli studenti patiscono da ormai troppo tempo».

«La questione - prosegue il giovane dem - rientra in una problematica generale ma i più penalizzati in questo momento sono i ragazzi del Cossar per cui non si profila nessuna soluzione». A spiegare i dettagli era stata la video-inchiesta "Indovina chi viene a pranzo", realizzata lo scorso anno scolastico dagli studenti della classe IV Servizi culturali e dello spettacolo, ha ottenuto la menzione speciale al II Palio cinematografico studentesco regionale e transfrontaliero organizzato da Young for fun, giungendo fino al palcoscenico dell’80ma Mostra del Cinema di Venezia.

«Purtroppo nessun passo avanti è stato fatto da allora – segnala Cristin – e per questo abbiamo sentito l’esigenza di non lasciare che un disagio autentico rimanga nell’ombra. Una delle possibilità considerate potrebbe essere istituire un luogo ad hoc raggiungibile in tempi ragionevoli dagli studenti, capace di ospitare un numero sufficiente di persone e convenzionato con le scuole, per non gravare ulteriormente sulle spese delle famiglie. Siamo in contatto – aggiunge il giovane democratico - con il consigliere regionale Diego Moretti per esplorare anche tecnicamente le diverse opzioni».

Come era stato spiegato, il consumo del pasto in una classe non è conforme alle normative disciplinate dall’azienda sanitaria e si aggiunge un problema relativo alla sorveglianza degli allievi durante questa pausa. Precisando che «i ragazzi con disabilità non rientrano il pomeriggio perché non hanno i mezzi per farlo e quindi fanno assenza a quasi tutti i rientri», Cristin ricorda che «in sostanza circa 400 studenti, in maggioranza pendolari, oggi non hanno un posto dove mangiare se non per strada, anche perché in sostanza non ci sono locali convenzionati e quelli raggiungibili non hanno spazi e capacità di servizio entro il tempo di pausa».cold-smooth-tasty

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