Lo strascico di polemiche sull'assistenza ai minori disabili, toni accesi a Monfalcone

Lo strascico di polemiche sull'assistenza ai minori disabili, toni accesi a Monfalcone

BOTTA E RISPOSTA

Lo strascico di polemiche sull'assistenza ai minori disabili, toni accesi a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 25 Set 2024
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Il sindaco di Staranzano ricostruisce l'intera vicenda. Garritani ribatte: «Sinistra in campagna elettorale, sindaci hanno indicato il taglio delle ore».

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Continuano le reazioni dopo le decisioni prese dall’assemblea dei sindaci dell’Ambito basso isontino, sulle prestazioni assistenziali da garantire ai minori con disabilità non grave. Dopo la replica di oggi dall’assessore al bilancio di Monfalcone Anna Maria Cisint, a ribattere nuovamente è il sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo (nella foto), secondo il quale «le affermazioni dell’assessore Cisint dimostrano che nell'assemblea dei sindaci del 4 settembre l’assessore Vita e i funzionari presenti si sono presentati all'incontro senza aver minimamente consultato chi si occupa del bilancio del Comune di Monfalcone, specificamente riguardo all’Ambito».

«La comunicazione scritta fornita ai sindaci all’ultimo momento - prosegue il primo cittadino - pochi minuti prima della riunione indicata, evidenziava un disavanzo nella gestione economica dell’Ambito di 202.747,40 euro, indicando solamente due possibilità per sanarlo». Fragiacomo spiega che le soluzioni prospettate erano due. La prima: effettuare dei tagli delle prestazioni, per mettere in sicurezza il sistema anche per la previsione dell'aumento dei casi di collocamento dei minori in comunità, degli individui diversamente abili gravi e dell’aumento dei costi del personale, aggravando ulteriormente la situazione economica.

La seconda, che l’assessore Vita e i funzionari hanno indicato come alternativa: tagliare sul risparmio Tari, ovvero il mancato versamento da parte dell’Ambito ai Comuni dei fondi destinati a situazioni di povertà (sostegno per il pagamento della Tari da parte dei servizi sociali dei Comuni), «senza però indicare mai l’importo preciso» specifica il primo cittadino staranzanese. «È stato semplicemente affermato che sarebbe stato sufficiente, altrimenti non ci sarebbe stata nemmeno la discussione successiva» insiste Fragiacomo.

Il fatto che Cisint richiami “l’irregolare utilizzo di tale capitolo” perché relativo a trasferimenti verso i Comuni, irrigidisce ancor di più la reazione di Fragiacomo che dichiara: «Non è mai stato comunicato ai sindaci durante la riunione del 4 settembre». «Pertanto – prosegue - ciò potrebbe perfino giustificare i tagli decisi dall’Assemblea del 4 settembre, non senza sofferenza. Era l’unica cosa che si poteva fare! Si può poteva quindi pensare che l'intento da parte della presidenza dell’Ambito fosse proprio quello di ridurre le ore degli interventi scolastici?».

«Nello specifico, io non ho proposto tagli ma ho solo riassunto, a un certo punto della discussione, cosa sarebbe avvenuto nelle scuole a seguito di essi, avendo vissuto per molti anni il problema dei progressivi tagli alle ore di sostegno degli insegnanti da parte degli uffici statali preposti e le difficoltà nel lavorare serenamente su questo tema negli Istituti». E ancora Fragiacomo: «Dunque, secondo l’assessore al Bilancio del Comune di Monfalcone, l’assessore Vita,in quanto presidente dell’Ambito e i funzionari collegati hanno preso un abbaglio ponendo la scelta tra tagliare le ore o il servizio di sostegno alle persone bisognose per il versamento della Tari, senza comprendere che non potevano fare quest'ultima proposta, visto i soli 80 mila euro dichiarati dall’Assessore al Bilancio sul capitolo relativo».

«È l’assessore Vita e il suo entourage che, di fatto, hanno indicato la necessità di “mettere un bisogno contro l’altro”. È tutto stato messo a verbale». Per il sindaco bisiaco, nulla è stato comunicato il 4 settembre ai sindaci riguardo alle altre possibilità presenti nel Bilancio dell’Ambito emerse successivamente per sanare il gorsso “disavanzo” che «non abbiamo potuto né vedere né discutere a livello di capitoli di spesa».

«Ora si parla di 143mila euri tratti da un capitolo di spesa dal quale è possibile sottrarre dei fondi, a differenza degli 80mila disponibili per i trasferimenti ai Comuni, che non sarebbero utilizzabili. Perché questi dati non sono emersi prima? Perché inizialmente ci è stato chiesto di agire tempestivamente per mettere i conti in sicurezza?». In tutta questa vicenda, Fragiacomo vede «un palese scopo elettoralistico». «La propaganda elettorale è evidente e non richiede grossi sforzi intellettuali per comprendere chi la stia attuando – rimarca Fragiacomo - è logico poi che la Presidenza dell’Ambito si sia mossa verso la Regione per sanare una situazione incresciosa, anche se troppo tardi rispetto alle decisioni che ci è stato indicato di prendere».

«L’assemblea dei sindaci del 4 settembre aveva già indicato la necessità di coinvolgere la Regione per sanare la situazione – conclude i - era palese che fosse questo ente a dovere intervenire come unica possibilità per salvaguardare il servizio dei Servizi Sociali Comunali dell’Ambito. Ma in quella data, la proposta di chi ha convocato la seduta era di ridurre i costi per sanare il “buco” di bilancio».

In queste ore, a “blindare” l’assessore Cisint e a esprimere la sua solidarietà e quella dell’amministrazione comunale al presidente Vita, è il vicesindaco reggente di Monfalcone, Antonio Garritani: «La strumentalizzazione che i sindaci di Sinistra stanno portando avanti sul caso delle prestazioni assistenziali per i minori con disabilità è il chiaro segnale che il vero obiettivo di costoro non è la ricerca di soluzioni valide ed efficaci per risolvere il problema ma è utilizzare la vicenda per scopi meramente politici» sono le parole di Garritani.

«La Sinistra ha di fatto già aperto da tempo la campagna elettorale, facendo finta di dimenticare che la proposta del taglio delle ore dedicate all’assistenza dei minori con disabilità è partita proprio da loro esponenti – continua il reggente - gli stessi che ora vogliono far credere di aver tirato fuori dal cilindro la soluzione ai problemi, peraltro ritenuta irricevibile dai tecnici della nostra ragioneria, dal punto di vista contabile, solo quando l’emergenza era già rientrata perchè qualcuno aveva già provveduto a risolverla realmente».

Pure Garritani specifica che «il Comune di Monfalcone, di fatto, si era già attivato trovando i fondi all’interno del bilancio e coinvolgendo la Regione affinchè ci fossero stanziamenti dedicati». «Fondi che effettivamente arriveranno con la prossima manovra di bilancio regionale e di cui beneficeranno i servizi assistenziali di tutta la regione. I cittadini hanno ormai capito che noi siamo dalla loro parte e dalla parte dei più fragili» così il reggente in chiusura.

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