BOTTA E RISPOSTA
Case occupate, La Sinistra incalza: «A Monfalcone 200 alloggi pubblici sfitti»
I consiglieri di minoranza criticano l'annuncio della Lega: «Puro atto politico, privo di ogni ricaduta sulla città». Dito puntato sugli alloggi sfitti.
La mozione sulle occupazioni abusive delle case della Lega, che sarà portata al prossimo Consiglio comunale di Monfalcone, genera le reazioni dei consiglieri de La Sinistra, già intervenuti sul diritto alla casa nei giorni scvorsi. «Rispondiamo volentieri all sollecitazioni della Lega cittadina sul tema della casa pubblica – scrivono Cristiana Morsolin e Alessadro Saullo - ma per prima cosa diciamo che siamo contenti che abbiano deciso di presentare una mozione in Consiglio, la prima dopo due anni, così almeno prima dovremo discutere le tante mozioni presentate dall'opposizione, tra cui anche quella sull'amianto che non hanno voluto discutere nell'ultima seduta».
Per gli esponenti di opposizione, il testo non contiene nessuna proposta: «Non promuove nessuna azione concreta per incidere realmente sul tema casa». «Si tratta di un puro atto politico della Lega, privo di ogni ricaduta sulla città, che con parole roboanti inizia una campagna sul nulla – affermano i consiglieri - non ci sono occupazioni abusive note in città da anni e questa mozione ha la stessa attualità ed incisività di una che ricordi ai pedoni di non attraversare la strada con il rosso».
«Il contrasto all'abusivismo è stato operato dal centrosinistra durante le sue amministrazioni, con senso civico e attenzione ai singoli casi di bisogno e disperazione – precisano - la prima responsabilità di una buona amministrazione comunale infatti non è quella di criminalizzare il disagio e la povertà o di sostituirsi alla magistratura inquirente, ma di non lasciare nessuno senza un tetto sopra la testa, garantendo il reinserimento nel circuito degli alloggi sfitti, sostenendo l'edilizia pubblica e promuovendo una cultura della responsabilità sociale. Il tutto dentro gli spazi di ciò che è non solo legale, ma anche equo».
Morsolin e Saullo fanno notare che a Monfalcone gli alloggi pubblici sfitti - tra Ater e Comune - sono più di 200. «Una marea – commentano - una vergogna di cui la Lega dovrebbe rispondere visto che governa ad ogni livello. La politica sulla casa di questa amministrazione è stata quella di vendere gli alloggi pubblici che possedeva e gli unici che ha ristrutturato, come quello di Casa Mazzoli, non li sta assegnando a chi è in difficoltà, anzi ormai sta rimettendo continuamente mano ad un bando che continua ad andare semi-deserto, ormai aperto anche a persone non residenti, o già proprietarie di un altro immobile, pur di continuare la paradossale assegnazione di alloggi pubblici escludendo i redditi medio-bassi».
Per La Sinistra, il contesto di riferimento è allarmante: il mercato immobiliare è «alle stelle», le paghe sono basse e «il Comune si permette di lasciare alloggi vuoti». «È questo il vero scandalo a cui bisogna mettere mano, e questo andrebbe scritto in una mozione che si vuole occupare del diritto alla casa a Monfalcone – concludono Morsolin e Saullo - la città attende risposte concrete, ristrutturazioni degli alloggi, aumento del numero di alloggi disponibili, reali iniziative per il diritto alla casa e meno furia ideologica. Che la Lega cominci a lavorare seriamente sulla casa invece di presentare mozioni strumentali che non hanno nulla di concreto».
Nella foto: case Ater in via Valentinis a Monfalcone
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