L'IMMOBILE
Una casa per persone fragili a Ronchi, recupero in via Buonarroti

Qui, nei prossimi mesi, saranno realizzati due alloggi da destinare, anche con spazi comuni, a single e anziani. Costo da 63mila euro.
Il Comune di Ronchi dei Legionari affiderà ad un pool di professionisti i lavori di ristrutturazione dell'immobile di via Buonarroti 5, ricevuto in donazione. Qui, nei prossimi mesi, saranno realizzati due alloggi da destinare, anche con spazi comuni, a persone single, separate e anziani. Gli esperti si occuperanno di stilare il progetto esecutivo, della direzione dei lavori, di contabilità e assistenza, ma anche dell’emissione del certificato di regolare esecuzione, del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, nonché della predisposizione delle pratiche di connessione degli impianti con il distributore preposto, delle pratiche per il gestore dei servizi energetici e di ogni altro onere inerente alla messa in esercizio degli impianti.
La spesa complessiva per l'affidamento dell'incarico - stanziata dall'amministrazione comunale attraverso il servizio di Gestione del territorio guidato dall'ingegner Marco Portelli - è di 62.887 euro. Si sblocca, dunque, una vicenda che è durata parecchi anni.Era il 24 febbraio del 2004 quando la municipalità ronchese accettò ufficialmente la donazione, da parte del signor Carlo Cecchinato. Si trattava di un'immobile che, secondo le sue volontà, sarebbe dovuto essere destinato alle persone bisognose. Fino ad oggi queste sue volontà non erano ancora state esaudite.
Nell'ottobre dello scorso anno, poi, la decisione assunta dalla giunta Benvenuto di non procedere alla ristrutturazione dell'edificio di via Duca d'Aosta, già sede della biblioteca e del centro di igiene mentale, ma di dirottare i fondi sin qui ottenuti, 400mila euro, proprio per l'abitazione di via Buonarroti che era stata dichiarata inagibile già nel 2003. Andando nel dettaglio, il gruppo di esperti che si occuperà della questione sarà quello dello studio associato degli architetti Luisa Movio e Michele Poletto.
Saranno loro ad occuparsi della progettazione architettonica, della direzione dei lavori e del progetto relativo all'impianto termico-idraulico e dell'isolamento, mentre l'architetto Erica Bortolotti, quale giovane professionista, sarà co-progettista delle opere architettoniche, così come all'architetto Michele Gabrielli è stata affidata la mansione di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione.
E ancora: la relazione geologica sarà eseguita dal geologo Stefano Canziani, l'ingegner Lorenzo Del Monego sarà il progettista delle strutture e lavorerà a supporto della direzione dei lavori relativamente alle strutture, mentre il perito industriale Paolo Tomasi sarà colui che si occuperà della progettazione dell'impianto elettrico. Il perito industriale Enrico Comar è stato indicato come progettista dell'isolamento acustico passivo, mentre la Sabeg dei geometri Bergamasco, Gravina e Marusig si occuperà dell'aggiornamento della mappa catastale con la redazione dell’accatastamento dell'immobile stesso.
“Questa decisione – sono le parole del sindaco Mauro Benvenuto – è stata presa a ragione veduta e non certo come scelta politica fine a se stessa. Il finanziamento 400mila euro ottenuto dalla Regione infatti, non sarebbe stato sufficiente alla completa ristrutturazione dell’edificio di via Duca D'Aosta, visto che, a seguito della presentazione del progetto da parte del raggruppamento temporaneo di professionisti al quale era stato affidato inizialmente l’incarico, il costo complessivo ammontava a circa 1 milione e 300mila euro".
"Un costo sicuramente da rivedere in futuro - conclude il primo cittadino - a seguito dell’aumento generale dei prezzi anche nel settore dell'edilizia. Ecco perché abbiamo preso una direzione diversa. La mia speranza è quella che i lavori inizino quanto prima e che la città possa finalmente essere dotata di una struttura di grande importanza e significato”.
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