lo spettacolo
Casa Nostra, la storia dei rapporti tra Stato e Mafia spiegata ai ragazzi a Gradisca
Tre appuntamenti con il pubblico per ripercorrere gli anni dal 1990 al '94, partendo dalla sentenza della Corte d'Assise di Palermo del 2018.
La rassegna "Innesti-Connessioni teatrali affatto prevedibili", ideata da artisti Associati-Centro di produzione teatrale, ospiterà lo spettacolo "Casa Nostra" produzione Hombre Collettivo per la regia di Riccardo Reina con Angela Forti, Agata Garbuio e Aron Tewelde, con il sostegno di Brat e associazione Malerba. Lo spettacolo ha vinto il Premio Scenario Infanzia 2020, e il premio della critica Direction Under 30 2021. Appuntamento mercoledì 13 e venerdì 15 alle 20.30 e giovedì 14 dicembre con la matinée per le scuole, in Sala Bergamas.
23 settembre 2021: la sentenza della Corte d'Assise di Palermo sul processo Stato-Mafia riporta alla superficie della nostra memoria affastellata di immagini un pezzo di passato. Un pezzo di passato che, per quanto recente, è già diventato storia. Un pezzo di storia che, per quanto decisivo, rischia già di cadere nell'oblio, con tutti i suoi paradossi e le sue contraddizioni. Un pezzo fondamentale per capire il puzzle del nostro presente. Un pezzo che si è tentato in tutti i modi di nascondere, alterare, ignorare: un pezzo mancante.
Il progetto trae spunto dalla sentenza storica emessa dalla Corte d'Assise di Palermo il 20 aprile 2018 dopo il lungo e tortuoso processo che indaga la trattativa intercorsa tra Cosa Nostra e i vertici militari e politici dello Stato italiano a seguito della strategia stragista messa in atto dall’associazione mafiosa guidata da Salvatore Riina in reazione ad un’altra storica sentenza, quella con cui la Corte di Cassazione concluse il cosiddetto maxi-processo il 30 gennaio 1992, primo vero colpo decisivo inferto dallo Stato alla cupola dell’organizzazione.
Casa Nostra non è solo un titolo: Nostra è la Casa che ci troviamo ad abitare, con tutto ciò che contiene. Nostra, che lo vogliamo o no, è quella Strana Cosa che abbiamo ereditato dagli inquilini precedenti. Nostra è la stanza dei giochi dove siamo stati finora rinchiusi, dove i bambini vengono lasciati mentre i “grandi” si occupano delle cose serie, quelle cose che è meglio che i bambini non sentano e non vedano. Casa Nostra vuole indagare la storia recente d'Italia, prendendo come riferimento gli anni della Trattativa Stato-Mafia (anche alla luce della recente cronaca giudiziaria) e cercando di ripercorrere i fatidici anni compresi tra il 1990 e il 1994, determinanti rispetto alla comprensione del presente del nostro Paese.
Lo spettacolo si rivolge in particolare al pubblico degli adolescenti, tentando di raggiungerli con un linguaggio fatto di immagini e simboli, che possa intercettare la simultaneità e la multimedialità cui le nuove generazioni sono abituate. Lo spettacolo, senza parole, ragiona tramite la giustapposizione significante delle parole altrui. La dinamica scenica si impernia su tre personaggi/animatori che, rinchiusi in una metaforica “stanza dei giochi”, ripercorrono dinamiche e eventi animando, appunto, i giocattoli e interagendo con essi attraverso i codici del teatro d’oggetti e del teatro immagine. La prevendita sarà aperta anche un’ora prima dell’inizio della rappresentazione.
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